Arthur Conan DOYLE
Quando
Doyle incomincio' a scrivere?
E
quando, precisamente, nacque letterariamente Sherlock Holmes?
Arthur Conan Doyle era nato ad
Edimburgo il 22 maggio del 1859, per cui aveva quasi 27 anni quando,
nel 1886, scrisse la sua prima storia del nostro intrepido
investigatore.
A quell'epoca egli abitava a Southsea,
sulla costa meridionale dell'Inghilterra, quartiere residenziale di
Portsmouth.
Aveva affittato una casa di otto stanze al
fine di farne uso sia per abitazione che per aprire un proprio studio
medico (dopo una sua poco fortunata esperienza di assistente presso il
dottor Budd, un suo ex compagno di studi, a Plymouth).
Purtroppo (o per fortuna, potremmo
affermare noi, suoi lettori postumi) essendo la sua clientela assai
scarsa, egli aveva molto tempo libero, tempo che decise di riempire
scrivendo.
Era nato in una famiglia di tradizioni
consolidate: suo nonno John Doyle era stato un famoso caricaturista,
tre suoi zii avevano fatto una bella carriera artistica (lo zio
Richard, in particolare, era stato un noto illustratore di libri ed
aveva lavorato per la rivista "Punch"). Suo padre, anche se era un
fallito, sognatore che si era ritirato ad Edimburgo dandosi all'alcool,
era stato egli stesso illustratore di libri, nonche' architetto e
designer.
Al pianterreno della sua casa, in viale Elm
Grove, Conan Doyle viveva con una governante mentre le altre stanze
erano occupate dal fratello minore del medico e, saltuariamente, da
pazienti interni.
Il 6 agosto del 1885, Doyle
sposo' proprio la sorella di uno di questi, la signorina Louise
Hawkins, da lui affettuosamente chiamata Touie. Dovendo mantenere,
conseguentemente, anche la propria moglie Doyle decise, non potendo
inventarsi nuovi pazienti, di inventarsi nuove storie letterarie, da lui
piu' direttamente gestibili.
Avendo avuto occasione di leggere i
racconti sulle gesta degli investigatori creati dalle penne di Edgar
Allan Poe (Auguste Dupin) e di Emile Gaboriau (Monsieur Lecoq) penso'
di provare, a modo suo, a cimentari in questo genere letterario,
inventando, come protagonista del suo nuovo romanzo un investigatore
capace di usare i metodi modernissimi del dottor Bell, e non (come ebbe
a fare a dire a Sherlock Holmes) "un cialtrone come il Lecoq di
Gaboriau, quel misero pasticcione che aveva una sola dote al suo
attivo: l'energia." Un personaggio del calibro del Cavaliere Dupin,
"il magistrale poliziotto di Edgard Allan Poe"; anzi meglio in
quanto, in fondo, anche Dupin "era un mediocre... Aveva una certa
capacita' analitica, ma non era quel fenomeno che Poe sembrava
considerarlo."
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La nascita letterario di Holmes e' da considerarsi
avvenuta la mattina dell'8 marzo 1886 quando Doyle comincio' a scrivere
la trama della storia che avrebbe dovuto avere per titolo "A Tangled
Skein (Una matassa aggrovigliata)".
La stesura duro' tre settimane.
Gia' in questo primo libro l'autore adotto'
quello che sarebbe diventato il suo metodo abituale di lavoro: concepi'
la soluzione del caso e creo' la storia a ritroso.
Prima della fine di aprile, lavorando in ogni
pausa ed apportando ben poche modifiche all'idea di partenza, ultimo'
la storia.
Venne alla luce un manoscritto di lunghezza
inconsueta, troppo corto per essere pubblicato in un volume, ma anche
troppo lungo per una rivista.
Il
30 ottobre 1886 Doyle ricevette quest'offerta dalla Ward, Lock &
Company: "Egregio signore abbiamo letto il vostro libro e ne siamo
soddisfatti. Non possiamo pubblicarlo quest'anno perche' il mercato e'
invaso da romanzi a poco prezzo, ma se non avete niente in contrario a
che venga tenuto in sospeso fino all'anno prossimo, vi corrisponderemo
25 sterline per i diritti d'autore"; fu cosi' che, nonostante
l'esigua ricompensa, il 20 novembre successivo Doyle cedette tutti i
diritti su "A Study in Scarlet".
Il
manoscritto:
E poi ancora...
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