Arthur Conan DOYLE
Quando Doyle
incomincio' a scrivere?
Verso il volgere al termine dell'anno 1880 Doyle
torno' in patria dopo aver navigato, in Antartide, sulla baleniera Hope.
Qui aveva curato i saltuari malanni della ciurma, era caduto piu' volte
in mare ed aveva persino imparato a fare il ramponiere.
Aveva avuto modo di raccappricciarsi per la caccia
(ed il conseguente massacro) delle foche, ma si era esaltato nei momenti
di caccia alla balena.
Al suo rientro, dovendo contribuire al sostentamento
della propria famiglia, riprese gli studi ad Edimburgo.
Nel contempo cerco'
lavoro come assistente medico, lavoro che trovo' presso lo studio del
dottor Hoare, di Birmingham.
Qui compilava ricette dietro compenso di due
sterline al mese.
Proprio per arrotondare questo magro stipendio,
inizio' a scrivere racconti, anche se con ben poche soddisfazioni
economiche.
L'anno successivo, era il 1881, per migliorare la
propria posizione finanziaria, accetto' di spostarsi a Bristol
dall'amico George Budd, un tipo "bizzarro, esuberante ed esplosivo" che
si era laureato un anno prima e che gli aveva telegrafato dicendogli di
raggiungerlo immediatamente in quanto aveva bisogno di lui.
In effetti il bisogno che aveva era ben
superiore alla semplice collaborazione professionale.
Trovo', infatti, il compagno di studi alloggiato,
con la propria moglie, in una lussuosa casa, ma con solo quattro clienti
al suo attivo ed una marea di debiti alle spalle.
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L'urgenza della presenza di Arthur era per fargli
firmare un bel mucchietto di cambiali: fini' a pugni!
Dopo questo primo approccio, Budd propose all'amico un
piano alternativo per aiutarlo ad uscire dalla tribolata situazione in
cui si era cacciato. Doyle avrebbe dovuto simulare un "accesso" davanti
a casa sua o, meglio ancora, fingersi morto affinche' lui potesse
resuscitarlo e diventare cosi' famoso e con molti clienti.
Doyle non accetto', ma se ne torno' a Birmingham. Non
dimentico' tuttavia questa sua avventura, che anzi gli fu da stimolo per
la stesura del divertente racconto "La clientela di Crabbe" (pubblicato
nel 1884 sul "Boy's Own Paper").
Consegui' il "bachelor" in medicina alla fine del
1881 e si imbarco' nuovamente; questa volta facendo rotta verso l'Africa
occidentale su una nave, la Mayumba, che raccoglieva olio di palma.
A Lagos si ammalo' di febbre costiera, poi sopravvisse
all'incendio della nave, ed infine riusci' a tornare a casa, dove, nella
primavera del 1882 venne nuovamente contattato dal dottor Budd che lo
invitava a raggiungerlo presso il suo nuovo studio di Plymouth.
Anche se dubbioso, Doyle cedette alle insistenze
dell'amico ed il sodalizio duro' per un po. Ebbe a disposizione un
piccolo studio e riusci' a farsi qualche cliente proprio, ma
l'eccentricita' e l'irascibilita' del suo ospite fecero si' che tutto
cio' terminasse presto. "La gente vuol farsi visitare da me", gli
rinfaccio' Budd, "ma appena vede due targhe mediche teme di essere
mandata da te, e cosi' rinuncia".
Promettendo di inviargli una sterlina alla settimana
riusci' a buttare Doyle fuori casa ed a fare in modo di convincerlo ad
aprire un proprio studio. Cosi' Arthur, nel luglio del 1882, si
trasferi' a Southsea.
Per inciso i soldi di Budd non arrivarono mai, e Doyle,
trovandosi in sempre maggiori difficolta' economiche, si concentro' con
accanimento sull'attivita' letteraria.
E poi ancora...
testi a cura di Adelio Schieroni - copyright seeandlisten.it
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