Calvizie: non più grazie! Dal parrucchino
ai capelli impiantati
Incontriamo due Medici che da diversi anni si occupano del problema della calvizie: il dott. Raffaele Fusco, Specialista in Endocrinologia e Malattie del Ricambio, ed il dott. Vincenzo Gambino, Specializzato in Chirurgia della Calvizie alla Eliott Thomas Medical Group (oggi denominata Eliott True Medical Group) di New York. Entrambi esercitano presso l'Istituto Medico Quadronno di Milano.
La calvizie è un problema particolarmente diffuso tra gli uomini adulti ed in alcuni casi colpisce anche le donne.
Solo da pochi anni i ricercatori hanno scoperto la vera causa del problema, che generalmente risiede nel patrimonio genetico
dell'individuo calvo; vi sono poi calvizie ingenerate da fattori contingenti quali traumi da incidente o da irradiazione da
radionuclidi (ad esempio durante alcune cure antitumorali con radioisotopi). Nella stragrande maggioranza dei casi, dunque,
non si tratta di "malattia", ma solo di un problema ereditario che non puo` essere "curato" se non con interventi che
sostituiscono la chioma originaria, fatalmente destinata a diradarsi.
L'autotrapianto, ove applicabile, è la tecnica più sicura e che dà risultati estetici più naturali», ci spiega il dott.
Gambino. «Funziona in base a questo principio: non esiste un uomo completamente calvo. C'è quasi sempre una piccola corona di
capelli sulla nuca e le tempie, da cui si possono prelevare dai tre ai cinquemila capelli per innestarli nell'area sguarnita.
Superato il normale choc iniziale subito dal bulbo capillifero, i capelli trapiantati ricominciano a crescere al ritmo di un
centimetro al mese ed in breve i calvi hanno una capigliatura tutta loro, con un effetto estetico del tutto naturale.
Dottore spiegherebbe ai nostri lettori come avviene l'intervento?
«Certo, con piacere» continua il dott. Gambino. «Il paziente viene fatto accomodare in un ambulatorio su una poltrona
chirurgica, molto simile a quella del dentista, sulla quale, mentre il chirurgo opera, potrà rilassarsi ascoltando musica o
guardando un film in quanto l'intervento avviene in anestesia locale grazie ad una piccola dose di anestetico opportunamente
iniettata sottocute.
Dottor Gambino quando il paziente puo' fare ritorno alla propria abitazione? «Terminato l'intervento il paziente torna subito a casa. Già il giorno successivo puo' farsi uno shampoo. Dopo dieci giorni vengono tolti i punti della piccola incisione praticata nella zona del prelievo della cute (generalmente dalla nuca). I bulbi trapiantati iniziano praticamente da subito a generare i nuovi capelli, che entro sei mesi saranno lunghi tre - quattro cm.» Dottor Fusco, nel caso in cui non sia possibile effettare l'autotrapianto, potrebbe illustrare l'impianto dei "capelli artificiali"? «Sì, certamente. E' indispensabile pero' fare una precisazione: gli unici capelli artificiali impiantabili autorizzati dalle autorità sanitarie europee, comprese quelle italiane, sono i capelli che hanno ricevuto dagli Organismi Competenti la denominazione di "Dispositivo Medico" ai sensi della Direttiva 93/42/CEE recepita con Decreto Legislativo n. 46 del 24.02.1997. Questa certificazione è un'ulteriore garanzia per il paziente in quanto solo dopo accurati controlli di qualità si riesce ad ottenere la Certificazione di Dispositivo Medico.», spiega il dottor Raffaele Fusco. «Ad esempio, i Capelli Artificiali NIDO, costituiti da materiale sintetico biocompatibile, già usato in chirurgia, hanno ricevuto questo tipo di Certificazione; non danno rigetto e rimangono stabilmente agganciati al cuoio capelluto sfruttando una reazione fisiologica dell’organismo. Ecco come avviene l'intervento: Il medico inizia l'impianto dei capelli (che come abbiamo accennato sono biologicamente inerti) sotto la pelle, nella membrana fibrosa che ricopre le ossa craniche (galae capatis), mediante l'utilizzo di un'apposito apparecchio simile ad una "penna" che agisce con un meccanismo a scatto; il paziente avverte solo una leggera pressione essendo, come nel caso dell'autotrapianto protetto da una leggera anestesia locale. Anche in questo caso, al termine dell'operazione, il paziente puo' tornare subito a casa dove, per una settimana, seguirà una cura antibiotica associata ad un farmaco antistaminico per lenire il lieve prurito causato dal fisiologico processo di cicatrizzazione della membrana attorno alla pseudoradice. In capo a due mesi i capelli saranno perfettamente ancorati ed il paziente potrà condurre un regime comportamentale senza alcuna particolare attenzione.» Dottor Gambino, per concludere, ci puo' illustrare il "risultato" ottenibile con la tecnica chirurgica dell'autotrapianto? «L'autotrapianto è un intervento definitivo: i capelli trapiantati non cadono più in quanto solo i capelli della parte centrale del capo sono "programmati" per essere vittime della calvizie, quelli laterali e della nuca, per fortuna, no.» Dottor Fusco, cosa avviene nel caso di impianto di capelli artificiali? «In questo caso l'impianto non è completamente defintivo in quanto, ogni anno, cadono capelli per il 10 - 15 per centro tra quelli di sintesi. risulta pertanto necessaria una "manutenzione" di rimpiazzo, cioè il paziente potrà effettuare un rinfoltimento periodico, programmato, ed a sua completa discrezione.» [Fonte: Farini9, periodico della Fondazione ATM di Milano, settembre 2004]
Riportiamo qui di seguito un estratto dell'articolo pubblicato
sul settimanale OGGI (RCS, 10 febbraio 1999, n. 6) dal titolo: "Addio
vecchia parrucca, ora ho messo la testa a posto", a firma Rossella
Briganti, ed in cui si prende spunto da una dichiarazione pubblica di Elton
John, in cui il cantante ha affermato di essersi sottoposto ad intervento
di trapianto di capelli, per approfondire l'argomento.
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