Sentii il dovere di rispondergli subito:

2/IV/63

Caro Corrado,

la tua ultima lettera mi è piaciuta assai più dell'altra in cui ti sentivo avvilito e scoraggiato. Non devi lasciarti vincere da timori esagerati per l'avvenire. Dimentica il passato: una nuova vita ti attende e non sei più solo. Vedrai che se hai buona volontà come dimostri, ti sarà facile riprendere il cammino.

Prima di entrare in carcere con chi abitavi? e dove? Hai intenzione di tornare nuovamente dove eri prima o dovremo cercare una nuova sistemazione? Fammi sapere anche questo e dimmi se puoi fare quel corso di cui ti ho parlato, così provvederò subito all'iscrizione.

Sono lieta che tu sappia suonare la fisarmonica. La musica è una buona medicina, è un vero conforto nei momenti tristi.

Avrei piacere di venirti a trovare, fammi sapere se lo gradisci: se non puoi interessarti tu lo faccio io per combinare un colloquio, magari posso parlare a P.Ruggero, mi conosce.

Anzi salutalo per parte mia, digli che sei stato mio allievo: se non ricorda il mio nome digli che gli ho telefonato tramite Padre Guardiano.

Mi raccomando, ascolta i suoi consigli, sii sereno e vedrai che il Signore ti aiuterà. Lui non si dimentica di noi: siamo piuttosto noi a dimenticarci di Lui!

Se non potrò scriverti ti faccio già ora auguri di santa Pasqua. Sono certa che riceverai la Comunione: prega per me e io ti ricorderò in modo speciale nella mia.

Cordialmente

V.M.