Le lettere che si alternano in questo ultimo periodo manifestano sempre più l'ansia per la prossima sistemazione, i vari approcci miei con l'istituto - pensionato, con le persone che potranno aiutare Corrado. Certo lui avrebbe desiderato che io intervenissi più direttamente ancora per il suo rilascio. Ma la cosa non era per me così semplice. Anche con tutta la buona volontà non avrei potuto assumermi una responsabilità così grande, e per di più far fronte a tutti gli impegni che mi assillavano.

Certo non abbandonai a se stesso o al padre quel mio povero ex-alunno... Ho trovato, tra l'altro, alcuni appunti per una eventuale domanda alla Procura della Repubblica: era necessario che venisse dichiarato guarito e che si potesse garantire, con una certa sicurezza, una sua tranquilla convivenza con altre persone.

In data 15/1 mi scrive: