Torino, 10/5/63

Gent.ma Sign.na

non so come mai lei non abbia ricevuto il mio espresso. O forse lo a ricevuto nel giorno che mi a spedito la lettera. Però per essere sicuro, eccomi a Lei con la presente.

O ricevuto la roba che mi a mandato. E La ringrazio sinceramente per tutto ciò che sta facendo per me, mi creda, non so come posso trovare le parole necessarie per ringraziarla. In ogni modo sappia che sono ben deciso a rimettermi sulla giusta strada, e che il giorno che io esco, potrò dire che devo a Lei, e a un mio compagno che si chiama Severino, se o trovato la forza necessaria di sopportare la mia lunga e dura detenzione. Appena fuori credo che mi metterò a lavorare con questo mio compagno. E entrambi siamo ben decisi a riscattare le nostre colpe, e a risalire dal gran mare di sporcizzia che eravamo caduti, per poter dimostrare se non altri almeno a noi stessi che non siamo gente perduta ne finita, ma esseri umani, che presi dal grande travaglio e dalla grande miseria e incomprensione, abbiamo acceduto per un istante al nostro dovere di onesti, e rispettosi cittadini. Ma in qualsiasi momento Lei abbia bisogno da me un favore, io sarò sempre disposto a farglielo, perché mai, e poi mai potrò dimenticare, ciò che ora Lei fa per me. E proprio nel dolore che ci si comprende, chi ci e amico. E Lei sta faccendo per me molto, Lei sta faccendo per me, ciò che nessuno al mondo a mai fatto, mi aiuta, mi vuol bene, e io per questo bene, cercherò di fare del mio meglio, affinché la stima che Lei a in me accresca e non debba mai vacillare, affinché Lei possa veramente dire e a cuore aperto, che sono un bravo ragazzo.

Oggi 10/5/63 il mio amico Severino va al processo, spero vivamente che lui esca, che almeno lui possa uscire, che almeno a lui sia concesso quanto a me e stato negato, un poco di comprensione.

Spero che possa uscire, che possa tornare almeno lui con i suoi cari, che possa riabbracciare il papà, la mamma, almeno lui che li a, che li possa abbracciare, e restare per sempre con loro, e dimenticare tutto di questi luoghi di questo triste epilogo della sua vita. E che dimentichi il passato, e che le tornino i giorni lieti.

Mi perdoni se o divagato un pochino, e se oggi non o una ottima calligrafia.

Attendo un suo scritto.

Cordialmente.

Corrado C.    

Scriva presto.