ilvano ezzetti
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Prima pasta di argilla, poi acqua che la purifica e plasma: la "keramiko's" -"terra da vasaio"- pronta per essere essiccata dall'aria catalizzante, poi perfezionata dal fuoco che la stabilizza.
Talismano di spirito e materia che dall'anima della sostanza trae la forma dell'essenza, questa fenomenologia è comune a molte mitologie della genesi, in cui l'origine dell'Uomo è opera di un vasaio.
Creato da polveri di terra, l'Uomo persegue la coscienza del proprio essere, divenendo a sua volta autore dell'opera: nasce il Vaso Donna, il Recipiente Materno, archetipo della grande Madre Terra, che accoglie e feconda, che nutre e conserva.
Consistendo nel suo vuoto, "in ciò che non c'è", ma pronto a contenere,

il vaso, dopo varie sperimentazioni, viene impermeabilizzato con uno smalto stannifero che, sbiancando la rossa superficie del biscotto -vaso che esce dalla prima cottura- permette la decorazione sulla nuova base bianca, che sintetizza ed anticipa tutti i colori. Fissandosi in seconda cottura, questo smalto, "eterna la terra" invetriandola: dalla terracotta si ottiene la maiolica.
Tutto ciò con mille accortezze pratiche e tecniche, con mille espedienti e tentativi che fanno del vasaio un artista-artigiano custode dei segreti di un empirismo pratico, paziente e quotidiano.
Questo è lo spirito con cui lavora Silvano Mezzetti che, dai temi decorativi della tradizione rinascimentale, sa ricavare una gioia piena nella complementarità del colore -limoni e girasoli su sfondo blu- ed un'armonia precisa nella danza di piccoli tratti ariosi e solari.
Chiara Tuoni
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