Marta Martini
Curriculum Vitae
Marta Martini nasce a San Gimignano il 3 giugno 1969.
Nel 1988 consegue il diploma di maturità artistica con il massimo dei voti nella sezione pittura, presso l'istituto d'Arte "Duccio di Boninsegna" di Siena.
Nello stesso anno entra nella bottega artigiana dell'orafo senese Valerio Passerini per seguirvi un corso di oreficeria, iniziando così quel percorso parallelo che la porta ad affiancare, e fondere assieme, l'arte pittorica e l'arte orafa.
Nel 1990, conseguito il diploma di abilitazione professionale come orafa artigiana, apre un proprio laboratorio a San Gimignano.
Il 1992 vede il riaccendersi, in Marta, della necessità di esprimersi con i colori, con le tele e le grandi dimensioni. La produzione pittorica di questi due anni, sebbene compressa dalle esigenze produttive dell'attività artigianale di orafa, trovano un primo momento pubblico in una mostra collettiva tenutasi a Colle Val d'Elsa.
Nonostante gli apprezzamenti del pubblico e della critica è nel 1994 che le qualità pittoriche di Marta Martini trovano la loro consacrazione.
Una serie di importanti appuntamenti segnano il percorso artistico e professionale di Marta.
Prima una mostra collettiva nella "Sala della Cultura" a San Gimignano; poi la partecipazione al Premio Internazionale di pittura e scultura ETRURIA ARTE a Venturina (LI). In questo contesto, alla presenza di oltre 400 pittori di tuffo il mondo, la giuria colloca l'artista sangimignanese al 15° posto assoluto riconoscendogli oltre che la padronanza di ragguardevoli doti tecniche anche capacità di sintesi particolarmente apprezzabili.
Sempre nel 1994 partecipa al l° convegno degli artisti a Montalcino e la Galleria Centrale di Volterra (PI) gli dedica una personale.
Anche il 1995 si presenta come un anno di intensa attività.
Riceve una menzione speciale per la pittura al Concorso nazionale di pittura e scultura Città di Volterra a cui seguono due mostre personali a Greve in Chianti (FI), nella sala della Torre, ed a San Gimignano presso la Villa della Rocca.
In campo pittorico gli impegni non sono comunque terminati, il 1995 le riserva inoltre la partecipazione al secondo congresso degli artisti, sempre a San Gimignano, ed una importante collettiva, a carattere internazionale, presso la Galleria Malatestiana di Rimini.
Contemporaneamente a questa intensa attività sul lato pittorico, prende sempre più piede e si sviluppa, consolidandosi, la perizia di una valente orafa che è già affermata ben oltre i confini della città turrita.
Il 1996 non è avaro di soddisfazioni per Marta Martini che viene selezionata per una mostra collettiva a Roma presso il Centro Culturale Sinesi, le cui opere esposte saranno pubblicate in un volume monotematico "Pianeta Donna" edito dalle edizioni COMED e distribuito in allegato all'omonimo annuario.
A seguito della vasta eco suscitata dalla manifestazione e per le citazioni della stampa e della critica, Marta viene invitata a partecipare al Premio internazionale di Pittura organizzata dall'AIDAC di Roma dove consegue il primo premio.
Dopo questi 3 anni di intensissima attività, il carattere poliedrico e creativo di Marta si ribella ad una strada troppo segnata e troppo limitante che impone una scelta fra l'attività di orafa e quella di pittrice.
Nei due anni successivi 1997 e '98 Marta lavora alacremente a realizzare il suo "sogno" ed appagare la sua esigenza: quella di una fusione fra pratiche artistiche diverse, ma accomunate dalla continua ed incessante ricerca del bello.
In questo lasso di tempo trova il modo di mettere a frutto tutte le sue qualità artistiche e tecniche, dedicandosi al design industriale, alle decorazioni murarie, ai trompe l'oeil e persino all'arredamento, proseguendo così nella sua ricerca e nell'arricchimento del suo bagaglio sperimentale.
E' verso la metà del 1997 che Marta introduce a pieno titolo, all'interno dell'arte orafa, oltre che il design e la progettazione anche la pittura.
Già con le prime miniature realizzate l'interesse e la curiosità sono pari all'ammirazione per delle realizzazioni di pregio tecnico elevatissimo.
Con queste realizzazioni, via via sempre più complesse, fino a cimentarsi in mirabili copie dei Maestri: Leonardo, Caravaggio, Raffaello, Michelangelo e l'amatissimo Klimt, Marta Martini non si sente realizzata ma ritiene di aver trovato un punto di inizio per un nuovo tratto del suo percorso artistico.
Marta è solita stupirci per la sua abilità di spaziare, di passare cioè con noncuranza dall'incredibilmente piccolo dei due centimetri di alcune miniature, all'incredibilmente grande degli oltre 30 metri quadri di alcuni murales.
Le sue creazioni, siano esse forgiate dalle abili mani dell'orafa artigiana, che da quelle sapienti ed ispirate della pittrice, fanno mostra di sé oramai in tutti i paesi europei, negli Stati Uniti d'America, in Canada ed in Giappone.
Incontrare la sua produzione di orafa, di pittrice, di designer, la produzione di un'artista a tutto tondo quale è Marta Martini, costituisce un autentico momento di congiunzione con la ricerca pura del "bello".