Anniversario Nautico Diploma, estate 1953 a cura del cap. d. m. Emilio Giuliano Bacigalupo

Classe 5a B, Genova: 32 studenti all'esame di Capitano Direzione Macchine, dopo 5 anni di studi tecnici navali. Molti hanno navigato tutta la vita, qualche diplomato ha valorizzato le proprie competenze lavorando in industrie terrestri, altri ancora hanno percorso entrambi le esperienze lavorative.
Tutti però abbiamo conservato il legame amicale della scuola tenendoci in contatto tra residenti in diverse città, organizzando incontri conviviali estesi poi alle mogli.
A partire dal 1963 e con cadenze ravvicinate, pur con decrescente partecipazione per ovvietà esistenziali, siamo giunti al 50° anniversario, felicemente festeggiato nel ristorante del Porto Antico genovese da 18 compagni e 12 consorti.
Mentre scrivo questi ricordi non sono ancora sicuro di poterci rincontrare per la 60a ricorrenza: comunque contatterò i restanti amici per l'ultima occasione - almeno epistolare - rammentando qualche mia pubblicazione personale - oltre quelle professionali - sul sito www.seeandlisten.it/opinioni.
Ho iniziato richiamandomi alla Termodinamica "nostra dea sco1astica" con gli articoli "Mar Condicio" e "Ars Condicio" sino al gogliardico "Dietro le quinte" e all'emblematico "La cerchiatura del quadrato".
Soffermiamoci su un elemento centrale della nostra maturità scolare: il titolo "(in) Cultura" richiama la lettera testamentaria di Otello Caocci, nostro professore di "Scienza e Coscienza" poi promosso ispettore al Ministero della Pubblica Istruzione. Declinò per ragioni di salute gli inviti dei suoi studenti, ma ci restarono i suoi scritti di partecipazione emotiva ai nostri incontri.
Pensai che avremmo potuto onorarlo riunendo la nostra classe nell'Istituto Nautico, Piazza Palermo, e trovai la stessa intenzione nel Preside Aldo Marletta: che provvide a invitare da Roma la moglie e la figlia, organizzando la commemorazione presenti allievi e docenti, dell'epoca e attuali, il 18 maggio del 1991. Il Preside tenne la propria orazione e mi convinse a tenere la mia, qui riportata parzialmente ricordando la commozione del momento rievocativo.
"Penso di interpretare il pensiero dei presenti, testimoni di un'occasione singolare, triste per la sua conclusione terrena, lieta per il riconoscimento dei meriti umani e didattici di questo insegnante, la cui competenza è riscontrabile anche nei suoi 4 volumi pubblicati con il titolo di Macchine Marine. Ha lasciato un esempio di serietà e dignità che noi studenti abbiamo recepito cercando di abbinare professionalità ed autorevolezza. Concludo con l'auspicio che questa giornata possa rafforzare il carattere dei nuovi giovani alla vigilia della loro formazione a Ufficiali della Marina Mercantile".
Ritengo infine di dover apprezzare il ruolo del Nautico San Giorgio inviando copia della presente alla Presidenza attuale dell'Istituto, adesso inserita nel porto di Genova.

P.S.: Stiamo organizzando l'incontro per il prossimo 8 giugno 2013.