Opinioni raccolte e suggerite quale spunto di riflessione
Salpiamo da dove avevamo approdato, cioè dalla Magna Grecia ove era stata esportata la grande filosofia e nel Mar Ionio troviamo le isole sulla costa greca-occidentale. Le principali hanno i nomi di Zante, Lefkada, Paxi e cinque minori. Poi quelle più famose: Itaca, nascita ed epilogo dell'Odissea di Ulisse; Cefalonia, conclusione tragica dei soldati italiani nell'autunno 1943. Corfù più a nord la maggiore, posta di fronte all'Albania meridionale, separata da un canale di circa 2 km; è stata identificata come l'isola Omerica dei Feaci. Nel capoluogo omonimo di Corfù il castello nuovo domina il porto e quello costruito dai veneziani si protrae sul mare che scruta con un faro; la sottostante chiesa di San Giorgio appare con un'architettura decisamente precristiana. Ha un centro storico così interessante da meritare nel 2007 di essere inserita nel "Patrimonio Mondiale dell'UNESCO": tra i tanti monumenti citiamo la chiesa di Santo Spiridione, 1859, dove si conservano le reliquie del patrono cittadino. L'isola e l'antica Corcira con ruderi di templi, mura, necropoli: si sono susseguite le dominazioni dei Corinzi, Romani, Macedoni, Normanni, Veneti, Bizantini, Angioini, Francesi, Inglesi, Italiani, Tedeschi... infine Greci! Fuori citta visitiamo una splendida villa piena di preziosità architettoniche con piacevoli giardini e statue di personaggi mitologici come Achille, che dà il nome di Achillion alla ricca residenza. Qui l'imperatrice Sissi, la celebre principessa di Baviera sposa di Francesco Giuseppe, trovò conforto metereologico (clima temperato rispetto all'Austria) e riposo sociologico (nessun obbligo politico di corte). L'isola ha molti pregi naturali e culturali interessanti: musei e la pinacoteca, gradevoli spiagge e scogliere, delizioso l'isolotto con il Monastero di Panaghia Vlachernon. Circumnavighiamo il Peloponeso con gli approdi di Katacolon e Githion, sostiamo nell'isola di Kitera visitando il grazioso paese sul monte. Qui nacque - in concorrenza mitologica con Cipro (vedere "Confini e confinanti") - Venere o Afrodite nello spumeggiare del mare sulla spiaggia. Quindi entriamo nel Mare Egeo: predominanza nazionale greca, rispetto a quella turca, con gli arcipelaghi delle Sporadi e delle Cicladi. La distesa marina è circa 1000 chilometri, da nord a sud, con larghezza media di 250 chilometri. Le isole più note sono: Samotracia, Taso, Imbro, Lemno, Lerdo, Chio, Samo, Andro, Eubea. Tra quelle più significative nell'immaginario turistico le prossime due: Mikonos e Santorini. Mikonos deve il suo nome all'eroe omonimo, figlio del mitico Anio re di Delo e discendente da Apollo. L'isola presenta siti risalenti al 4000 a.C.; più tardi la stirpe degli Ioni, segue l'occupazione dei Romani e dei Bizantini; quindi i veneziani e i turchi sino alla Rivoluzione Greca del 1821. Il capoluolo Chora e l'approdo di un turismo mondiale con il porto nuovo e l'aeroporto e con strutture di accoglienza all'avanguardia. L'isola infatti è caratterizzata da un successo vacanziero e da fotogenici mulini a vento sulla collina dominante il centro cittadino: graziose abitazioni attorno al porto vecchio e animati vicoli percorsi anche da pellicani senza paura, anzi! Santorini: smagliante di case abbarbicate a picco sul mare lungo una cresta rocciosa, resto di un epocale sussulto di un vulcano, propagatosi poi via mare a distanza con effetti disastrosi nell'arcipelago dell'Egeo. Anticamente l'isola si chiamava Thera e ancor prima si ipotizzava fosse la leggendaria Atlantide, distrutta da terribili terremoti: quello più descritto è datato 1456 avanti Cristo. La storia vulcanica di questa isola, adesso ridotta ad un tratto di circonferenza, ha dato spunto a ricerche e narrazioni da parte di filosofi come Platone, a testi sacri come la Bibbia, a recenti geologi di chiara fama. Altresì è nata la mitologia di Giasone e del Minotauro, nonché alla spiegazione della fine della civiltà minoica causa un gigantesco maremoto. Ciò a seguito dello sprofondamento della caldera che ha fatto emergere successivamente alcuni isolotti di fronte all'arco roccioso: alto sino a 400 metri ospita i sobborghi isolani di Oia, Innerovigli, Firostefani, Pyrgos. La storia politica di Santorini è altrettanto movimentata nei secoli da questi popoli: Minoici, a partire dal 4° millennio a.C., Fenici, Dori, Romani, Tolomei, Bizantini, Franchi, Veneziani, Turchi e finalmente Greci. La storia archeologica inizia dai resti di un villaggio minoico ad Akrotiri, poi di un tempio di Apollo, di edifici di età ellenistica e romana, di affreschi su pareti e di monete arcaiche. Oggi bianche casette e chiese ortodosse a cupole azzurre, piccoli negozi attraenti e viuzze dal piacevole passeggio, valorizzano questo affascinante e raro gioiello naturalistico.
Rodi: quest'isola chiude a sud est l'Egeo ed è la più importante del Dodecanneso; alla sua grandezza fa da contrappunto l'isoletta di Castelrosso a soli due chilometri dalla costa turca. Storicamente era famosa per il Colosso di Rodi, statua del dio Helios: una delle sette meraviglie del mondo. Adesso la città capoluogo, che prende il nome dall'isola, ha un centro medioevale premiato come "Patrimonio dell'Umanità". Tra queste vicende le tracce, dopo il periodo neolitico, dei Micenei e la stirpe dei Telchini; poi Achei e Dori, Persiani e Macedoni. I greci la chiamarono Rodo - da qui l'isola "delle rose" - ninfe figlie di Poseidone e Afrodite. Altra leggenda i cervi - che liberarono l'isola dai serpenti - le cui statue su colonne accolgono i naviganti all'entrata del porto. Dopo Alessandro Magno i suoi tre generali si divisero l'impero: Tolomeo d'Alessandria strinse forti legami culturali e commerciali con Rodi, con navi e monete in tutto il Mediterraneo, nonché scuole di filosofia, scienza e letteratura. Nel 164 a.C. Rodi stipulò un trattato con Roma, la quale inviò molti suoi nobili figli a lezione dai maestri di Retorica. Poi inviò anche soldati sotto l'autorità di Cassio e Tiberio. L'isola venne cristianizzata da San Paolo e, dopo la caduta dell'impero romano di occidente, appartenne all'impero bizantino. Nel 1309 passò sotto il controllo dei Cavalieri 0spitalieri, detti anche di Rodi, di cui resta il Palazzo del Gran Maestro. L'isola resistette agli attacchi del Sultano d'Egitto e a Maometto II°, ma capitolò a Solimano il Magnifico: ai Cavalieri rimasti in vita fu concesso di ritirarsi a Malta. Infine nel 1912 Rodi venne assegnata all'ltalia e durante il regime fascista furono eseguite molte opere monumentali: tra cui la sostituzione di uno dei due cervi con la statua della lupa capitolina, adesso rimossa. Dopo l'occupazione nazista e alla fine della guerra le isole del Dodecaneso sono tornate alla Grecia. Non dimentichiamo che tutta Rodi, compresi i paesi di Lindos-Iali-Camiro, offre paesaggi accattivanti il turismo internazionale con strutture ricettive confortevoli: iniziando dall'aeroporto di Diagoras, il terzo scalo greco per volume di traffico, e il parco acquatico più grande d'Europa. Creta: l'isola più grande chiude l'itinerario verso sud al centro del Mediterraneo greco; esperienza limitata ad un giorno quando non basterebbe una settimana per apprezzarla. Estesa per oltre 250 chilometri con larghezza tra 15 e 60 chilometri, presenta tre rilievi montuosi attorno a 2450 metri. Quattro città importanti da ovest ad est: Chania e Rethymno, la capitale Heraklion; e Agios Nikolaus che visitiamo velocemente per dedicare più tempo al capoluogo isolano ed alle vicine rovine del Palazzo di Knosso. Qui rivive il mito di Minosse figlio di Giove: Poseidone gli diede un toro da sacrificare ma Minosse lo cambiò offendendo il padre degli dei, che fece innamorare dell'animale sua moglie Pasifae; questa fu salvata da una giovenca in bronzo costruita dall'architetto Dedalo. Dall'unione taurina nacque il Minotauro, corpo umano e testa di toro, imprigionato da Minosse nel labirinto ideato da Dedalo: nome rimasto come difficoltà di percorso. La mitologia prosegue con l'avventura di Teseo che affronta il mostro con l'aiuto di Arianna e il suo filo d'oro per evadere dal labirinto. Quindi Icaro, figlio di Dedalo, dalle mitiche ali la cui cera non resse al calore del sole e lo fecero precipitare. Leggenda a parte Knosso è un grande sito archeologico con verande colonnate, scalinate e sale, un'armonia di dipinti colorati risalenti a circa 3500 anni avanti Cristo. Questo imponente palazzo è il maggior testimone della civiltà minoica: gli scavi iniziarono nel 1878 con Kalokairinos, poi il più referenziato Schlieman, quindi un secolo fa Arthus Evans. I resti di Knosso - a quel tempo una cittadella con molte strade e costruzioni tra cui una dedicata a Dionisio - sono situati sulla collina di Kefala, vicino al fiume Katsaba e non distante dal mare: posizione felice per l'autorità politica e mercantile. La potenza di Knosso durò sino al termine del periodo bizantino, poi cadde in declino nel medioevo. Parte degli attuali reperti sono presenti nel museo archeologico di Heraklion. Tra i tanti gioielli e statue citiamo tra gli affreschi quello della Tauromachia. Altri ricordi della capitale - nota anche con il nome di Candia - la Cattedrale, la Loggia Veneziana, la Moschea di Vezir adesso Basilica di San Tito, il porto dall'intenso traffico commerciale e turistico soprattutto a nord: dove a 110 chilometri si originò da Santorini la distruttiva onda anomala dovuta alla potente esplosione vulcanica. La storia delle genti di Creta è simile a quella delle isole già descritte: movimentata e avvincente sino alla incorporazione nel 1913 alla Grecia. Si conclude una bella navigazione e siamo ormai giunti all'ormeggio.
"Tra Tre Mari" all rights reserved - 29 gennaio 2012
|
Leggi ...altre Opinioni di Emilio Giuliano Bacigalupo |