EEE: Ellade Evidenza Europa
Grecia: cultura, natura ed ...economia
a cura del cap. d. m. Emilio Giuliano Bacigalupo |
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Opinioni raccolte e suggerite quale spunto
di riflessione
Energy and Civilization
Grecia: cultura, natura ed economia, attualmente la caratterizzazione
più in evidenza, termine neutro che si colloca tra gli estremi
"eccellenza" ed "emergenza".
Quest'ultima EEE presenta due richiami: la triplice AAA della sigla
tipica dell'attenzione - così iniziavo la serie degli scritti,
80 articoli fa - e quella della classificazione massima delle agenzie
finanziarie. Utopia ormai per le nazioni europee, ellenica in coda e
noi non distanti.
Ma la Grecia, e così l'Italia, dispone ed offre doni artistici e
paesaggistici che nobilitano la cultura e valorizzano il turismo
potendo contribuire, con un'accorta politica, al risanamento economico
e sociale.
Un piccolo contributo di conoscenza ed augurio è il ricordo di
un viaggio tra storia ed antichità, nonché siti
naturalistici (specialmente quelli dell'arcipelago) visti in scali
crocieristici.
Iniziamo dalla capitale Atene, talmente nota da sintetizzare qui
nell'ascesa al Partenone, nell'orizzonte del Licabetto, nell'imponenza
del Parlamento. Il primo nome è il celebre monumento che domina
la collina dell'Acropoli davanti a folla di visitatori; fu parzialmente
danneggiato dai cannoni del doge veneziano Francesco Morosini contro
gli allora occupanti Turchi. Il tempio venne innalzato da Pericle in
onore della dea Atena, fu costruito da Ictino e Callicrate con la
supervisione del grande Fidia. Dall'altura di 277 metri del Licabetto
si abbraccia visivamente la metropoli, dal Museo Archeologico a quello
Bizzantino, sino al porto animato del Pireo.
Caratteristico è il cambio della
guardia davanti al Parlamento con gli Euzones in uniformi
folcloristiche e movimenti originali.
Alcuni chilometri verso sud est e, oltrepassando le mura di Temistocle,
a Sounion sul promontorio dell'Attica i resti del tempio dedicato a
Poseidone, il dio del mare Nettuno, costruito nel V secolo avanti
Cristo.
Molti più chilometri ci attendono varcando a Corinto il
canale scavato nella roccia, che dà l'accesso al Peloponneso, la
grande terra insulare. L'opera fu realizzata nel 1883-93: lungo 6345
metri, largo 24 metri, profondo 8 metri; presso la città nuova
le rovine di quella antica con il tempio di Apollo.
Tappa successiva Micene, regione
dell'Argolide: attraverso la Porta dei Leoni arriviamo sulla
sommità della reggia con la Tomba di Agamennone, capolavoro
architettonico. Città famosa per la civiltà micenea,
potenza e splendore del II millennio a.C. testimonianza di notevole
importanza archeologica dopo gli scavi di Schlieman nel 1874.
Altro sito celebre Epidauro sul golfo di Egina: visitiamo il santuario
del IV secolo a.C. dedicato ad Esculapio, dio della medicina, ed il
mirabile teatro dall'acustica perfetta.
Sosta a Nauplia capitale della Grecia dal 1829 al 1834: graziosa
cittadina fronteggiante la fortezza veneziana delle Palamidi
sull'isolotto di Bourtzi.
Delusione la visita di Sparta, moderna anonima città: piacevole
invece la vicina Mistras dalle mura fortificate
del 1249, arrampicata sulle pendici del monte Taigeto sul quale domina
il castello iniziato dai Franchi; passeggiamo in stradine tortuose tra
chiese e monasteri dai stupendi mosaici e cicli di affreschi.
La sede degli antichi giochi olimpici merita attenzione, in parte
già posta nell'articolo "Da Olimpia a Vancouver" a cui rimandiamo per completezza: qui mostriamo la
famosa "vittoria alata" la statua Nike di Peonio, situata nel museo
nazionale ricco di reperti mitologici.
Lasciamo il Peloponneso a Patrasso traghettando il braccio di mare di 2
km ("i piccoli Dardanelli"), a sud la fortezza mussulmana del 1499 e a
nord quella veneziana del 1530; siamo nella vicina Lepanto ove avvenne la storica battaglia navale che
fermò l'avanzata dei Turchi.
Saliamo verso i 500 metri montani di Delfi antica città della
Focide, famosa sede dell'oracolo (VIII secolo) dedicato a Gea poi ad
Apollo: profetizzava la Pizia. Gli scavi iniziati nel 1838 hanno
evidenziato una storia importante: dal Tholos al santuario di Atena,
dalla fonte Castalia allo stadio greco sino al foro romano; l'oracolo
delfico "ombelico del mondo" è sovrastato dal monte Parnaso,
sede delle Muse.
Verso settentrione nel cuore della Tessaglia passiamo le città
di Karditsa, Trikale, Kalambaka: qui abbiamo la prima visione "magica"
al tramonto dei fantastici picchi rocciosi sui quali svettano una
diecina di monasteri, le celebri Meteore.
L'indomani ne visiteremo alcuni abitati da monaci altri da suore: il
felice connubio di natura spettacolare ed arte sacra crea un'emozione
indelebile, al di là della storia travagliata di resistenza
all'occupazione turca e del ricordo dei personaggi religiosi dei vari
conventi tra il XIV ed il XVII secolo d.C..
Nel ritorno verso Atene breve sosta alle
Termopili (antiche sorgenti di acqua calda) ove Leonida e 300 opliti
spartani si sacrificarono fermando l'esercito persiano di Serse: la
statua del guerriero armato sovrasta lo storico monumento.
La bellezza dei paesaggi greci si completa con la miriade di isole
mentre la grandezza della cultura greca ci ricorda le fondamenta della
filosofia: maestra in tutto il mondo a partire dall'Italia meridionale
con il nome augurale di Magna Grecia.
www.seeandlisten.it/opinioni/egb81.html
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