Opinioni raccolte e suggerite quale spunto di riflessione
Delle due precedenti nazioni abbiamo già scritto rispettivamente in "Il cammino di Agostino" e "Paralleli d'acqua". Adesso il loro "effetto domino" si é trasmesso alla nazione di mezzo, la Libia o Jamahiriya: parleremo di Tripoli e Sabratha: non di Leptis Magna per una sospensione dello scalo crocieristico dell'ultimo lustro, magari ripristinato a situazione normalizzata - ecco l'augurio a quel popolo - in un futuro libero e con minor burocrazia d'ingresso. Tripolis: fondata nel VII secolo avanti Cristo dai Fenici con il nome di Oea, chiamata Tarabulus dagli Arabi, dominata dai Romani con cittadini libici importanti, tra cui l'Imperatore Settimio Severo. Seguirono altri vincitori: i Vandali ed i Bizantini, tornarono gli Arabi e poi i Turchi, un secolo fa gli Italiani sino al 1943. Alla fine della 2° guerra mondiale le Nazioni Unite decretarono l'indipendenza della nazione libica, venne proclamata la monarchia con Idris, re senusso: e nel 1969 avvenne il noto colpo di stato militare. I principali e significativi siti visti nella capitale Tripoli: Piazza Verde in riva al porto, tra il Palazzo del Governo e il Castello Rosso o Assaj El Hamra: ospita il Museo della Jamahirîya che presenta notevoli reperti archeologici e segni visibili dei vari dominatori, tra cui anche Spagnoli e Cavalieri di Malta. E' una vasta struttura fortificata, con case e cortili interni corridoi e mosaici, ben conservata grazie all'interessamento dell'UNESCO. Nel centro cittadino troviamo l'Arco di Marco Aurelio e la Torre Al Fatah, la Moschea Gurgi con il minareto ottagonale dominante la Medina e il Suk. Dopo il pranzo al ristorante Al Sheraa passiamo a fianco del Parlamento in direzione del confine tunisino e dopo circa un'ora ci appare la meraviglia romana di Sabratha in riva al Mar Mediterraneo. Passeggiamo a lungo in questo vasto "Patrimonio dell'Umanità" iniziando dal Museo Nazionale con molti reperti antichi, sculture ed affreschi trovati negli scavi archeologici. Visitiamo la basilica di Apuleio ove si svolse il famoso processo al poeta latino, la cui brillante difesa gli procurò l'assoluzione dall'accusa di stregoneria: autore delle memorabili Metamorfosi, opera di successo nel medioevo con il titolo "L'asino d'oro" e la celebre novella "Amore e Psiche". Seguono altre basiliche cristiane tra cui quella di Giustiniano, poi bagni e terme, mausoleo e necropoli; una serie di monumenti magnifici ed il tempio di vari personaggi: Ercole, Serapis, Iside, Nettuno, Antonino. Domina sul tutto l'imponente Teatro, colonne corinzie e fregi in marmo raffiguranti temi mitologici; costruito tra il II e III secolo con frontescena a tre piani e "pulpitum" a nicchie alternate quadrate e semicircolari. L'ottima conservazione consente concerti e manifestazioni culturali. Chissà se un giorno si potranno apprezzare altre memorie storiche, come Cirene ed Apollonia.
"Domino storico" all rights reserved - 17 marzo 2011
|
Leggi ...altre Opinioni di Emilio Giuliano Bacigalupo |