Costeggiando l'Anatolia
...dal Mar Nero alla Costa Turchese
a cura del cap. d. m. Emilio Giuliano Bacigalupo
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Opinioni raccolte e suggerite quale spunto di riflessione
Energy and Civilization

Navigazione in crociera attorno all'Asia Minore, tra le isole dell'Egeo di fronte alla Turchia occidentale, con alcuni approdi interessanti tra il Bosforo ed i Dardanelli sino al golfo di Antalya (o Adalia).
La rotta è quanto mai suggestiva per noi passeggeri impegnativa per gli ufficiali di bordo essendo la carta geografica un ricamo di profili costieri con centinaia di isole che sembrano gettate dagli dei mitologici ad ampie mani e con fantasia.
Sono prevalentemente isole greche sebbene molte dirimpettaie alle coste turche, ma questa apparente stranezza è frutto della storia politica e conseguenti contrasti.
Passiamo, nominando quelle più conosciute, tra Lemno e Lesbo, tra Chio e Samo, attraverso l'arcipelago del Dodecaneso e, lasciando Rodi a tribordo, doppiamo Capo Chelidonia.
Abbiamo navigato da nord a sud anzitutto percorrendo lo stretto che separa l'Europa dall'Asia, cioè le due metà della metropoli: un tempo nota come Bisanzio, poi Costantinopoli, adesso Istambul. Non è la capitale cioè Ankara - ma primeggia per le bellezze e le vicende che l'hanno caratterizzata, a partire dal 667 a.C. colonia dorica. Fortificata dall'imperatore Costantino, epicentro romano di occidente nel 330 d.C. occupata durante la quarta Crociata; conquistata nel 1453 da Maometto II divenendo capitale dell'impero ottomano; infine modernizzata nel 1929 da Mustafà Kemal chiamato Ataturk, il padre della patria turca.
Città di recente potenza commerciale e finanziaria, ricca di antichi valori storici ed artistici, completata da pregevoli aspetti paesaggistici e molto frequentata dal turismo internazionale.









Istambul:
Moschea Ortakoy e ponte Europa

Stretto dei Dardanelli:
località Kilat Bahr

Efeso:
casa di Maria, la Madonna

Efeso:
anfiteatro


Ci limitiamo pertanto a citare alcuni gioielli cittadini: la grandiosa chiesa cristiana di Santa Sofia ora trasformata in Museo Ayasafya, la splendida Moschea Blu, il famoso Topkapi palazzo residenziale dei sultani ottomani, il Gran Bazar dal variopinto mercato, la chiesa di San Salvatore in Chora con preziosi mosaici, il grandioso Ippodromo.
La vista della città dalla collina di Galata verso il Corno d'Oro è affascinante, entrati dal Mar Nero nel Bosforo passando sotto il superbo ponte intercontinentale tra la parte asiatica di Scutari a quella europea che presenta i tesori monumentali sopra citati.
Percorsi 25 km dello stretto entriamo nel Mar di Marmara superando l'isola omonima di questo bacino d'acqua interno; quindi navighiamo lungo i 60 km dello stretto dei Dardanelli - con vista privilegiata dal ponte di comando - tra la penisola di Chersoneso e la regione della Troade.
Ecco il ricordo del poeta Omero e la visione virtuale della mitica Troia all'entrata del Mar Egeo sull'altura "a babordo" presso la foce del fiume Scamandro. Le sue rovine vennero scoperte e poi valorizzate, a partire dal 1871, dagli archeologi Schlieman, Dorpfeld, Biegen.
Un intervallo di tempo e di spazio ci conduce oltre Smirne a Kusadasi, la cui rada è aggraziata da un'isoletta detta "degli uccelli".
Poco lontana Efeso, città ellenistica-romana, una delle più potenti dell'Asia Minore, situata nella Lidia presso il fiume Caistro.
Celebre per l'importanza commerciale e monumentale, testimoniata dalla vasta area archeologica: i resti del tempio di Artemide secondo il filosofo Pausania il più grande edificio del mondo antico, distrutto nel 401 d.C. dall'arcivescovo Giovanni Crisostomo - poi la facciata della biblioteca di Celso, il tempio di Adriano, il teatro Odeon, la via del marmo.







Efeso:
biblioteca di Celso

Antalya:
Minareto di Yivli

Perge:
parco archeologico


Città protocristiana (ricordiamo la lettera dogmatica di San Paolo agli Efesini sull'opera di Salvezza del Redentore) ospitò nell'anno 431 il Concilio omonimo; dal 1892 Efeso accoglie i pellegrini visitanti la casa della Madonna, accudita da suore, chiesetta voluta dall'Evangelista Giovanni.
Breve sosta a Marmaris, località dal piacevole panorama, porto fiorente di natanti per pesca e vacanze. Ultima tappa anatolica dopo 176 miglia marine pari a 325 km.
Ed arriviamo ad Antalya,importante città della Turchia meridionale con attrattive storiche sopratutto nei dintorni. Visitiamo questi pregevoli segni delle antiche civiltà: Perge, Aspendos, Side. La prima località, racchiusa da alte mura risalenti al periodo ellenistico, custodisce tesori culturali tra cui l'Agorà ed un teatro capace di 10.000 spettatori.
La seconda è una cittadina della Pamphilia, fondata prima dell'anno 1000 a.C. dai greci come centro commerciale; tra i suoi monumenti il teatro romano dell'architetto Zanone.
La terza, circondata da splendide mura costruita durante le dominazioni greca, romana-bizantina, presenta il tempio di Apollo tra i più belli della nazione.
L'esperienza nel golfo di Antalya si conclude con l'escursione a Kaunas in battello sul delta del fiume Dalyan: magnifiche tombe degli antichi re scolpite sulla costa rocciosa; poi le rovine in collina di un teatro romano e di una chiesetta bizantina.
Unico inconveniente di questa suggestiva giornata l'avaria alla macchina fotografica: pertanto devo ricorrere al sussidio del catalogo turistico.
In compenso ricorderò la città di Antalya anche per un'occasione di cultura professionale: al congresso internazionale CLIMA dell'Associazione REHVA, dal 9 al 12/5/2010, ho presentato una relazione di contenuto energetico/termodinamico (un progetto innovativo per le navi) nel 57° anniversario del mio titolo di studio nautico.
Forse è il caso di illustrare l'argomento in un prossimo futuro in una versione possibilmente breve e semplice.


www.seeandlisten.it/opinioni/egb70.html

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