L'anello e la collana
Due preziosità zariste...
a cura del cap. d. m. Emilio Giuliano Bacigalupo |
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Opinioni raccolte e suggerite quale spunto di riflessione
Energy and Civilization
L'anello d'oro di Suzdal-Zagorsk-Vladimir con l'estensione a
Bogoliubovo.
La collana - ancor più pregiata - di Kiev-Mosca-Leningrado con
l'estensione a Petrodvorec.
Siamo infatti ancora in Unione Sovietica, agosto l991 pochi giorni
prima del colpo di stato - che non sconvolse il mondo come nel 1917
- anzi fallì modificando comunque l'assetto politico e creando poi,
ridimensionata, la Federazione della Russia.
Già un anno prima le conseguenze della caduta del muro di Berlino
(vedere i due articoli al riguardo) avevano facilitato un viaggio
turistico-culturale negli Stati satelliti: Cecoslovacchia, Polonia,
Ungheria, Yugoslavia. Quindi un'esperienza anche nello Stato ex guida
era conseguenziale ed allettante.
Nell'area circostante a nord-est della capitale moscovita vi sono
alcune località meritevoli di visite, tanto da essere note con il
monìle menzionato, in particolare le seguenti. Suzdal da lontano
appare con il proprio cremlino (fortezza del regnante in loco) e
altri insigni monumenti: la cattedrale della Natività di Maria, 13°
secolo, le chiese della Dormizione e dei S.S. Cosma-Damiano, il
convento della Intercessione, il refettorio della Trasfigurazione.
La cittadina ha dato i natali al principe Yuri Dolgoruky, fondatore
di Mosca ove ne vedremo la statua equestre.
Zagorsk, anche questa località è stata eletta museo nazionale ed
adesso ha ripreso l'antico nome di Serghei Posad, villaggio di
S. Sergio. Gioielli architettonici: il monastero della Trinità e la
cattedrale dedicata a questo santo, 15° secolo, e quella della
Dormizione, le chiese di S. Spirito e di Nostra Signora di Smolensk.
Sergio si chiamava Bartolomeo prima di prendere i voti, era stato un
buon politico, nato da famiglia boiarda di Rostov, 14° secolo, cercò
di unificare i popoli russi contro i Mongoli. L'iconostasi della
cattedrale conserva le icone del celebre Andrei Rublev.
Vladimir, la storia ricorda la minaccia delle tribù ostili
all'antica Rus di Kiev e la richiesta di aiuto al principe Vsevolod
con un'epica letteraria.
Le porte "dorate" delle mura risalgono al 1164 ed ancor prima la
cattedrale della Dormizione, voluta dal principe Andrei,
impreziosita dagli affreschi di Rublev. Completiamo in bellezza la
visita alla cattedrale di S. Demetrio, le chiese di S. Nicola e
S. Niceta, il convento della Principessa e il monastero della
Natività.
Bogoliubovo chiude il nostro "anello d'oro" nella semplicità di un
unico monumento, la chiesa dell'Intercessione, mirabile costruzione
solitaria nel bosco in riva al fiume Nerl; ordinata nel 1165 dal
citato principe, detto Bogoliubsky ossia "amando Dio" in realtà dispotico
figlio di Dolgoruky e di una principessa della tribù tartara Kipchak.
Lasciamo questo "cerchio prezioso" tralasciando per mancanza di
tempo altre località meritevoli, come Pereslavl-Zalessky che diede i
natali al famoso principe Alexsandr Nevsky e passiamo retrospettivamente
alla collana di maggior notorietà.
La descrizione sarà però succinta e non proporzionale all'importanza
delle quattro località sia perchè ben più conosciute dal pubblico
sia perchè ritorneremo in sito: nella capitale ucraina (1992) e
nelle metropoli russe attraversando le terre circostanti con
interessanti percorsi fluviali (2001).
Iniziamo da Kiev (ancora sovietica) capitale della primigenia Rus
(9° secolo). Visitiamo i monumenti più rappresentativi: la cattedrale
di S. Sofia (1307), le chiese di S. Vladimiro e S. Andrea,
conosciamo un frate cattolico in S. Alessandro. Vediamo il palazzo
del Parlamento dallo stile dell'architetto Rastrelli, il grande Arco
dell'Unione e, sulla collina dominante il fiume Dniepr, il celebre
complesso monastico Lavra e l'imponente statua della Vittoria
Patria, con spada e scudo in alto (102 metri). Proseguiamo per
Leningrado, storico nome politico che a giorni ritornerà a chiamarsi
Pietroburgo, lo zar di tutte le Russie, Pietro il Grande: il fondatore
della città (1700-1703) profuse il massimo delle risorse - purtroppo anche
umane - realizzando sul nulla di malsane paludi una meraviglia urbanistica
ed architettonica, presente l'apporto del genio italico, con la volontà di
controllare il Mar Baltico. Vi fu trasferita nel 1712 la capitale da Mosca.
Giro classico in battello sul fiume Neva e canali attigui, poi la visita al
grandioso museo dell'Hermitage.
Seguono il palazzo dell'Ammiragliato ed il "Palazzo d'Inverno" noto
simbolo della Rivoluzione di Ottobre (nel calendario Giuliano) così
come la nave da guerra Aurora ancorata sull'altra sponda presso la
fortezza e la chiesa dei SS.Pietro e Paolo. Molto brillante la
chiesa di S. Isacco e maestosa quella di S. Alessandro "al sangue"
dedicata a questo zar pugnalato a morte nel 1881.
Estensione di 34 km in aliscafo per approdare sul golfo di Finlandia
a Petrodvorec, magnifica residenza estiva zarista sia negli interni
con ricche decorazioni sia nei giardini circostanti con piacevoli
giochi d'acqua.
Infine Mosca il "monile al centro della collana": alloggiamo
all'Hotel Cosmos di fronte all'altissimo "titanico" monumento al
Cosmonauta; a fianco la vastissima mostra delle Realizzazioni
dell'URSS. Sosta di rito al teatro Bolscioi e presso la statua del
fondatore della città (1147). In distanza si erge la monumentale
Università Lomonosov e si ammira il vasto monastero di Novodevicij.
Dalla riva del fiume Moscova ecco il celebre Cremlino che
raggiungiamo attraversando la famosa Piazza Rossa (o piazza bella):
attorno il museo storico ed i magazzini GUM; primeggia il mausoleo
di Lenin, emblema politico per eccellenza con i cambi della guardia;
svettano le affascinanti nove torri-cupole di San Basilio, chiesa
voluta da Ivan il Terribile (1561-1564) in stile orientaleggiante.
Entriamo nella "fortezza del potere" cuore politico della nazione
dal 12° secolo, anche ricco di meravigliose cattedrali:
dell'Annunciazione, della Dormizione, dell'Arcangelo Michele.
Sui piazzali altri simboli contrapposti: un antico cannone, un'enorme
obice con quattro proiettili sferici ed una ancora più grande campana
caduta e lacerata sul fianco.
Così come a Leningrado, ammiriamo uno spettacolo serale a teatro con
tipici canti e balli ed una musica caratteristica.
Lasciamo Mosca il 15/8/1991 fiancheggiando il bianco Palazzo del
Parlamento (Duma) non immaginando che qui dopo tre giorni iniziava il
colpo di stato, poi fallito, contro Gorbaciov: originando però la supremazia di
Eltsin.
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SUZDAL: in vista della "città museo"
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ZAGORSK: cattedrale della Dormizione
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VLADIMIR: cattedrale della Dormizione
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KIEV: arco dell'Unione
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LENINGRADO: interno del museo Hermitage
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MOSCA: guardia al mausoleo sulla Piazza Rossa
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"L'anello e la collana" all rights reserved - 26 febbraio 2010
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