Sotto il Gran Sasso
La bella città de L'Aquila ed i laboratori del Gran Sasso, i più grandi sotterranei nello studio dell'Astrofisica...
a cura del cap. d. m. Emilio Giuliano Bacigalupo
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Opinioni raccolte e suggerite quale spunto di riflessione
Energy and Civilization

Sotto, sopra, attorno: baricentro del viaggio, breve e denso di esperienze, la bella città de L'Aquila. Rivisti i principali elementi di promozione culturale, iniziando dall'appartata Basilica di Santa Maria di Collemaggio: edificata nel 1254 da Federico II di Svevia, in questo capolavoro romanico-gotico venne incoronato il 2 agosto 1294 papa Celestino V, il monaco del "gran rifiuto" Pietro del Morrone.
Altra magnifica Basilica San Bernardino di Siena, in centro città, piazza del Duomo in una cornice di pregevoli edifici, il Castello Spagnolo del XVI secolo; poi la periferica Fontana delle 99 (storicamente emblematiche) Cannelle.
Le novità sono nel circondario abruzzese: quelle solitarie presso il comune di Caporciano, frazione di Bominaco con la chiesa romanica di Santa Maria Assunta e l'oratorio di San Pellegrino, splendidi affreschi e motivi ornamentali. Arriviamo all'originale paese di Santo Stefano di Sessanio, magnifico borgo medioevale antico possedimento dei Medici, stradine tortuose e ripide scalinate sottostanti la Torre Merlata: siamo alle porte di Campo Imperatore.
Il titolo prende il nome da Federico II lo "Stupor Mundi" che valorizzò questo vastissimo altopiano (26 x 10 chilometri).
Il panorama a perdita d'occhio é piacevolmente lunare, desertico nella stagione autunnale: siamo gratificati dal cielo terso contro il quale si stagliano i monti Prena e Camicia, soprattutto il Corno Grande, 2912 metri, re degli Appennini dominante il Gran Sasso.
A quota 2140 il "campo base": l'Osservatorio Astronomico, la stazione della funivia di Fonte Cerreto, la chiesetta della Madonna delle Nevi, l'albergo breve prigione del capo del governo dopo il 25 luglio 1943; la partenza del sentiero per il rifugio Duca degli Abruzzi.







L'Aquila:
fontana delle 99 cannelle

Campo Imperatore:
osservatorio astronomico


Albergo storico


Ma l'epicentro del viaggio - grazie alla professionalità dell'organizzatore turistico - é "sotto il Gran Sasso" a metà galleria dell'autostrada Teramo-Roma, dove sì aprono i Laboratori Nazionali di Fisica Nucleare. Previa conferenza stampa di una ricercatrice negli uffici direzionali all'esterno dell'imbocco autostradale sud, tre minibus ci trasportano nel ventre della montagna in cui sono stati scavati ed attrezzati vari locali di servizio e tre navate principali, ognuna 100x20x20 metri. Queste sale sono chiamate A-B-C con apparecchiature rispettivamente nominate Large Volume Detector, Icarus T 600, Borexino e Opera: vi lavorano centinaia di scienziati di 12 nazioni, oltre l'Italia, ma nel sabato pomeridiano vi é solo il personale di guardia ed assistenza per i visitatori.
Noi siamo aggregati al gruppo AIACE, associazione del Centro Euratom di Ispra (Varese). La guida specializzata ci intrattiene a lungo sulle caratteristiche operative di questi enormi e sofisticati apparati di cui noi "profani" percepiamo qualche "quark" di conoscenza: la ricerca della materia oscura, dei raggi cosmici, dei neutroni e dei neutrini.
Queste ultime particelle elementari, elettricamente neutre di massa e dimensione, devono il loro nome al nostro illustre Enrico Fermi.
I laboratori del Gran Sasso, i più grandi sotterranei nello studio dell'Astrofisica, stanno tra l'altro cercando di catturare i fasci neutrinici provenienti dall'acceleratore Large Hadron Collider del CERN di Ginevra, la galleria circolare lunga 27 chilometri e profonda 100 metri sotto il confine franco svizzero.
Dall'universo della scienza "nascosta" al piacere della "visione": Civitella del Tronto, gioiello paesagistico sulla strada del ritorno a Milano. Un abitato urbanistico seicentesco graziosamente arroccato in collina e sovrastato da una delle fortificazioni più disegnatamente architettate: l'interessante visita si protrae per le numerose caratteristiche che meriterebbero una migliore promozione conoscitiva.
Il forte si estende su un'area dì 500 x 50 = 25000 metri quadrati, una delle maggiori in Europa, su una cresta rocciosa tra alti monti, costruito su vari livelli collegati da ampie rampe di accesso. Adesso é verso fine restauro dopo il passato utilizzo militare: fu l'ultimo baluardo, bombardato, della resistenza dei Borboni contro i Savoia.







Laboratori del Gran Sasso:
sala C

Civitella del Tronto:
panorama sud (cartolina)

Civitella del Tronto:
fortezza borbonica


Prima del terremoto
Dopo il terremoto


Prima (immagine a sinistra) e dopo il sisma: 2009 Pasqua di desolazione per L'Aquila e dintorni, ricordo ed empatia di noi recenti visitatori.
Emblematico Santo Stefano di Sessanio: borgo intatto, risanato con criteri antisismici, invece senza è crollata la merlata torre medicea.



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"Sotto il Gran Sasso" all rights reserved - 2 aprile 2009
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