| «La bellezza delle cose esiste nella mente di chi le osserva» (David Hume) | ![]() | ![]() | ||||||
Homepage | WAP | Lucca Comics | Cookie Policy | Contatti | |
Mente | Corpo | Spirito | Fantasie | Utopie | Orizzonti |
Opinioni raccolte e suggerite quale spunto di riflessione
Il viaggio inizia ad Amman, la capitale della nazione, dopo aver sorvolato Gerusalemme nella suggestiva luce del tramonto.
In un susseguirsi scenico di una natura arida la strada dei Re si snoda tra monti e gole: una di queste, Wadi Al Mujib, convoglia l'infrequente pioggia nel Mar Morto, nella cui zona costiera sembra abbiano individuato le bibliche fonti del vizio, Sodoma e Gomorra. Presso la cittadina di Karak vi sono i resti imponenti del Castello dei Crociati, ma presto l'emozione di tutti noi si palesa al cospetto della mitica Petra. Il cielo non é più limpido e la temperatura fresca favorirà l'impegnativa giornata di circa 10 chilometri a piedi tra gli stupefacenti scenari rocciosi della "Città Rosa". Rinunciamo infatti all'ausilio dei vari quadrupedi disponibili, dallo stretto ingresso del sik sino alla sommità di quota 1090 metri: una salita di 860 gradoni per ammirare il Tempio Al Dayr. Il primo impatto visivo é però Kharnak, il Tempio del Tesoro, la celebre rappresentazione di Petra nel mondo, che apre ad un'estesa vallata gremita di colonnati romani e di meraviglie scavate nella roccia variopinta dalla natura nel tempo e dai Nabatei. Questo popolo, originario dell'Asia, creò una forte monarchia svolgendo proficui commerci con invidiabile prosperità, secolo I-II a.C., perdendo poi l'indipendenza sotto l'imperatore Traiano. In questa depressione del terreno, chiama El Ghor, vi é la testimonianza del loro regno, una capitale dalle innumerevoli impronte indelebili sulla pietra. La sua polvere variamente colorata viene modellata da artigiani in loco nel vetro sino a creare panorami ornamentali, piacevoli ricordi per i turisti. Petra fu dimenticata per 500 anni e riscoperta nel 1812 dall'esploratore svizzero Johann Berckhardt. Sosta nella vicina località di Beida, abitata in precedenza dalla comunità degli Edomiti e, sulla strada per osservare i graffiti sulle rocce di Waadi Rum, ecco i “7 pilastri della saggezz.a" : é la zona ove il leggendario Lawrence d'Arabia preparò l'attacco al presidio turco di Aqaba conquistandola. Questa città é al centro del golfo omonimo nel quale convergono altre nazioni molto citate nelle attuali vicende: Israele, Egitto, Arabia Saudita. Il capodanno 1996 ci vede passeggiare tra i palmeti del lungomare sino ai resti del castello turco assalito nel 1917 dagli arabi sottomessi al dominio ottomano. Ultima cena del gruppo turistico e dalla piacevole meteorologia giordana il rientro é gelido nella pianura padana "senza arcobaleno"!
"Arcobaleno di pietra" all rights reserved - 19 marzo 2009
|
Leggi ...altre Opinioni di Emilio Giuliano Bacigalupo | ![]() |