Il sole verde
L'evento può essere percepito in eccezionali condizioni meteorologiche dell'aria sull'estensione del mare calmo...
a cura del cap. d. m. Emilio Giuliano Bacigalupo
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Opinioni raccolte e suggerite quale spunto di riflessione
Energy and Civilization

Suggestione o illusione? Miraggio il verde raggio?
Barbaglio e non abbaglio! Realtà seppure rarità!
La visione del sole al tramonto con il colore rossastro mutare all'ultimo secondo mi capitò casualmente navigando lontano in gioventù: ma gli anni trascorsi fanno velo sul ricordo delle circostanze, comunque qui ininfluenti. Infatti l'evento può essere percepito in eccezionali condizioni meteorologiche dell'aria, trasparente, sull'estensione del mare calmo.
L'occhio può cogliere nell'attimo fuggente un'insolita rifrazione luminosa, descritta nel sito di una rassegna stampa dell'isola d'Ischia, così sintetizzata: "per molto tempo il fenomeno venne ritenuto di carattere psicologico e perciò puramente soggettivo. Concorrono invece a spiegarlo la dispersione, l'assorbimento, la diffusione della luce solare; con l'atmosfera che agisce come un prisma e la scompone nei suoi elementi costitutivi. Ne derivano infiniti raggi, diversamente deviati, delle varie colorazioni dello spettro, che subiscono una sorte differenziata. L'arancione ed il giallo vengono quasi del tutto eliminati, assorbiti dal vapor acqueo contenuto nell'aria assieme all'ossigeno e all'azoto; il blu ed il violetto sono altrettanto eliminati in virtù della luce diffusa. Passano quindi, attraverso la trasparenza dell'ambiente, preferibilmente il rosso ed il verde: scompare per primo il rosso e poi, se le altre componenti sono assorbite, non resta che il raggio verde"
Questa descrizione indica, tra i potenziali migliori punti di osservazione, la località di Forio e la terrazza del Soccorso, la chiesa dedicata ai naviganti ove celebrò la Messa Giovanni Paolo II il 5 maggio 2002: i giovani ischitani dedicarono una targa di festosa accoglienza al Pontefice con una frase aulica che "ricorda il tramonto trasformarsi in alba gioiosa ed il raggio verde della speranza divenire certezza di nuova civiltà”.
La vista panoramica dell'orizzonte a ponente, con il mar Tirreno sconfinato in giornate limpide, richiama tuttora molte persone munite di cineprese e fotografiche: sebbene debbono poi realisticamente accontentarsi di un tradizionale e poetico “occaso”.



cartolina: castello aragonese icona panoramica dell’isola




Chiesa del Soccorso Porto d’Ischia





tramonto dalla Chiesa del Soccorso




il sole tramonta presso l’isola di Ventotene



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Al di là del tocco pittorico il sole é ben più attuale nello scenario diurno per l'influenza totalizzante sulla vita del nostro pianeta e quindi sulla evoluzione umana: "questa - scrive il noto esploratore Chatwin - ci ha reso viaggiatori". Sempre che ci animi il motore della curiosità percorrendo la via della conoscenza: quella, ad esempio, offerta dall'isola in argomento chiamata "verde" per l'ampia copertura arborea di un sottosuolo campione energetico di equivalente coloritura ambientalista.
Ischia é infatti notoriamente di origine vulcanica sottomarina, estensione nell'epoca terziaria del Vesuvio e dei Campi Flegrei: 46 chilometri quadrati di attività diffusamente idrotermale tra coste rocciose e sommità montane. Domina il vasto paesaggio a 360°, quasi 800 metri di altitudine, la cima dell'Epomeo: dal quale dipartono fenditure calanti su Casamicciola, espressione di terremoti di cui l'ultimo, il 28 luglio 1883, associò al nome di questa località il sinonimo di sconvolgente disastro; una quasi totale distruzione dell'abitato ed oltre duemila abitanti periti.

In positivo notiamo oggi la crescita turistica, italiana e straniera, grazie alle bellezze naturalistiche dell'isola ed alle frequentazioni delle terme già dagli antichi romani. L'erogazione, spontanea in superficie é notevole, di acque a temperature variabili da 30 a 100°C, caratterizzate da multimineralità e varia radioattività, presenti anche sottoforma di fanghi curativi e fumarole di vapore.
Amplia e dettagliata al riguardo é la descrizione in due libri offertimi dalla biblioteca pubblica: "Le terme di Casamicciola" e "Le acque del Castiglione", autore lo studioso G. Barbieri (editore C. Mennella).
Interessante è stato l'incremento economico dell'isola dopo la rimozione del diaframma interposto dalla natura tra il mare ed un lago, costituito dalla bocca di,un vulcano sommerso la cui forma circolare di approdo ha dato il nome a Porto, il capoluogo di Ischia, consentendo l'ancoraggio dall'imbarcazione dei pescatori ai panfili sino alle navi portaveicoli. L'apertura venne decisa dal re Ferdinando II di Borbone ed affidata al "commessario" Camillo Quaranta; la creazione del bacino aperto fu inaugurata il 17 settembre 1854.


Porto con il porto sullo sfondo l’isola di Procida e il Vesuvio"


dipinto di porto "senza Porto"

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Per la ricorrenza del 150° anniversario il porto era vuoto senza alcun natante per far risaltare l'entrata del veliero, con i figuranti nei costumi reali, scortato da barche d'epoca.
Ricordiamo questa manifestazione nel contesto di molte altre, durante l'anno, di ottimo livello: musicale e teatrale, storico e fotografico.
Tra quelle culturali il prestigioso premio internazionale "Vittoria Colonna", poetessa romana del XVI secolo e sposa a Fernando D'Avalos; dama di grande personalità e amica di Michelangelo che le dedicò alcune liriche: premiati personaggi come Rita Levi Montalcini (2006) e Carla Fracci (2007).
Ischia é ricca geotermicamente ma non é autonoma energeticamente: il titolo dell'articolo sembra suggerire l'alternativa o almeno la base integrativa con fonti rinnovabili idonee; scartando quella eolica poco conciliabile con l'estetica dell'isola, seppur chiamata anche "volante" come nella definizione immaginifica di una locale associazione culturale.
Il sole è “sempre verde” nei pannelli captativi del calore per usi termici e soprattutto della luminosità per la produzione fotovoltaica, con auspicabili installazioni nella circonferenza collinare extra abitativa. Ovviamente é l'opinione di un turista passante e pensante al citato raggio solare, che difficilmente vedrà nell'istante del colore cangiante ma estensivamente realizzabile nell'autonomia dei consumi elettrici. Viviamo nel mondo grazie all'energia radiante del passato che ha concorso, nel sottosuolo da milioni di anni, alla biochimica del petrolio e del carbone, fossilizzati, e del metano; nonché dell'energia del presente con vegetazioni commutabili in combustibili.
Entrambi le fonti però sono in discutibili, rispettivamente, esaurimento e turbativa delle risorse naturali: converrebbe quindi puntare sull'energia del futuro, già attivata e perfettibile, quella diretta della radiazione solare.
Asserisce infatti a proposito Zhores Alferov, premio Nobel 2000 per la Fisica (Corriere della Sera 9/9/07) che "dal nostro astro giunge sulla Terra ogni ora circa l chilowatt elevato alla quindicesima potenza e che le celle solari stanno superando l'efficienza del 40%". Lo sviluppo della tecnologia incrementerà l'utilizzo con il conseguente abbattimento del costo installativo, ferma restando la gratuità funzionale dei pannelli fotovoltaici nonché il contenimento della superficie occupata nel terreno. Ischia dovrebbe dotarsi di quanto serve in proporzione di detta enorme potenza globale, cogliendo tra l'altro l'occasione degli incentivi economici statali.
In tal caso il Soccorso, ancorché divino, si potrebbe materializzare nel conforto esistenziale con energia elettrotermodinamica per i posteri; liberi questi comunque di aspettare il misterioso “raggio verde”.


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"Il sole Verde" all rights reserved - 5 novembre 2007
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