Il cammino di Agostino
Papa Benedetto XVI in preghiera a Pavia sull'Arca di Sant'Agostino...
a cura del cap. d. m. Emilio Giuliano Bacigalupo |
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Opinioni raccolte e suggerite quale spunto di riflessione
Energy and Civilization
Benedetto XVI in preghiera - Pavia 22/4/2007 - sull'Arca di Sant'Agostino, a cui dedicò la tesi di laurea in teologia nel 1953, a San Pietro in Ciel d'Oro. Chiesa consacrata nel 1132, esempio di mirabile architettura romanica, custodisce questa tomba gotica, capolavoro della scultura gotica nel Trecento dei maestri campionesi, posta nel presbiterio sotto il magnifico mosaico dorato della cupola: evocata "oasi di pace" da Dante Alighieri (canto X del Paradiso).
L'opera marmorea, voluta da Bonifacio Bottigella poi vescovo di Lodi, illustra con 145 statue e bassorilievi la vita dell'insigne Dottore della Chiesa, contiene le sue reliquie donate al re longobardo Liutprando e pervenute nel VIII secolo attraverso Cagliari dall'africana Ippona, ove il santo muore nell'anno 430.
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Sant'Agostino
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L'episodio più significativo é la sua conversione al cristianesimo, quando nel 384 salì sulla cattedra di retorica a Milano ed ascoltò le prediche di sant'Ambrogio, da cui ricevette il battesimo nella notte del Sabato Santo nel 387. Tra i suoi scritti le famose autobiografiche "Confessioni" essendo stato, Aurelio Agostino, un filosofo latino manicheista in gioventù "gaudente".
Era partito per l'Italia, con la compagna ed il figlio Deodato, ben lungi dal pensare ad una nomina a vescovo nel 396 ed al ritorno con tale prestigio ed autorità in patria.
Nacque infatti nel 354, da padre militare pagano, a Tagaste odierna SoukAhras in Algeria, allora provincia romana sud mediterranea: casualità delle mie vacanze scolastiche nell'agosto 1952 un'esperienza lavorativa sulla nave da carico "Maria Bibolini"; salpata da Savona per Newcastle-Casablanca-Rotterdam con primo scalo a Bona, nell'algerina colonia francese, adesso chiamata Annaba capoluogo provinciale di Ippona presso il confine tunisino.
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Ex cattedrale di San Luigi
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Monumento al re Massinissa
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Ma questa memoria é troppo lontana per motivare questo racconto, piuttosto é vicino un itinerario organizzato "Sui passi di S. Agostino" visitando poi altre località, culturali e paesaggistiche, in Tunisia. E' stato un gruppo "sperimentale" diretto da un torinese con uffici a Tunisi, integrato da una responsabile dell'agenzia milanese, assistito da un sacerdote dello Zambia - dell'Ordine dei Padri Bianchi - e sostenuto da una suora maltese direttrice delle locali scuole cattoliche, completato da un giovane discente dei "tuareg"... e noi turisti "cavie" fortunate! aprile 2001.
Infatti ecco le tappe principali, il cui approfondimento non può essere qui dettagliato bensì augurato ad altri viaggiatori, dopo l'ovvia e meritoria conoscenza della capitale tunisina.
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Complesso archeologico di Thugga
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Lago salato di Chott El Jerid
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Cartagine con le celebri rovine, l'acropoli con l'ex chiesa di San Luigi e la biblioteca agostiniana con i resti della cittadella punica. Le terme di Antonino e di Gargilius ove S. Agostino "vinse" teologicamente S. Donato; l'anfiteatro romano in cui vennero martirizzate le sante Perpetua e Felicita; le rovine della basilica Damous El Karita, quella di San Cipriano e Santa Monica, la madre cristiana del personaggio in argomento: ed altri “passi” di questo suo cammino, prima di studi e dopo di apostolato.
I nostri “passi”, meno storici e più laici, sono proseguiti in tutta la "rosa dei venti": a nord la graziosa Sidi Bou Said che domina il golfo tunisino; ad ovest i siti archeologici di Bulla Regia e Thugga con l'anfiteatro romano patrimonio dell'Unesco, Simithus con il memoriale di Massinissa re di Numidia; ad est le terme di Julia Memia, i colonnati di Tuburgu Maius, le cisterne della Malga con l'acquedotto di 136 km proveniente dal monte Zaguan.
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Colosseo di El Jem
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Abitazioni di Matmata
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Proseguendo verso sud visitiamo Sbeitla (ex Sefertula) con l'arco di Costantino ed i templi di Giove-Giunone-Minerva.
Prima di arrivare a Gafsa le antichità cedono il posto alla natura: i lussureggianti palmeti di Tozeur ed il fascino abbagliante del lago salato di Chotte El Jerid; l'oasi di Zaafrane ed i dromedari da noleggio; l'originale Matmata, cittadella troglodita berbera, i cui spazi sottoterra sono apparsi nel film "Guerre Stellari".
Ritorniamo a Tunisi lungo il mare, le moderne Gebes e Port El Kantaoui e parte all'interno per apprezzare altre opere architettoniche: il grandioso colosseo di El Jem (l'antica Thysdrum) con l'attigua cittadella romana,infine la maestosità della moschea di Ogba nella citta santa di Kairouan con la visita della medina e del bacino degli Aglabiti.
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Messa interetnica
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Il ricordo conclusivo e suggestivo del cammino di Sant'Agostino é di una piccola comunità di suore, nella cui stanzetta interna abbiamo pregato assieme alla nostra guida spirituale.
www.seeandlisten.it/opinioni/egb40.html
"Il cammino di Agostino" all rights reserved - 30 marzo 2007
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