Opinioni raccolte e suggerite quale spunto di riflessione
Il principio di Peter postulava infatti che "in ogni gerarchia un impiegato tende a salire sino al proprio livello di incompetenza, quindi ogni lavoratore si stabilizzerà al minimo grado di efficienza": ciò per le grandi aziende, intuitivamente, e pubbliche soprattutto. ![]() Il libro ove si parla del principio Dopo il rodaggio, se si concretizzerà la nuova posizione, si proporrà il passo successivo, ma con problematiche oggettivamente crescenti sempre meno risolvibili: sino al temuto proprio livello di incompetenza. Si prospettano ovviamente eccezioni, ironia a parte. E' finito il principio, è iniziato il termine da tempo. Sono cioè mutati i presupposti della scalata gerarchica, iniziando come al solito dal Nord America patria della frequente mobilità occupazionale, case motorizzate al seguito. In Italia le minori distanze consentono il pendolarismo, pur con i crescenti disagi, unitamente a maggiori abitudinarietà; queste debordano in molti giovani troppo affezionati al proprio ambiente per cercare migliori condizioni altrove, specialmente dai paesi alle città. La globalizzazione delle merci ha incentivato il mercato -e nuovi operatori- e visto la flessione dell'industria, dopo quella dell'agricoltura. Un ampio ventaglio specialistico offre oggi occasioni differenziate di lavoro e carriere anche disomogenee, rampanti più per temperamento caratteriale, pur dinamiche e fruttifere, che per esperienza consolidata. Vi era una volta la vocazione, presunta o reale spesso eredofamiliare, per occupare attività in cui, senza fretta, scalare le posizioni. A dettare il campo di appartenenza adesso è soprattutto l'offerta contrattuale e la novità della funzione. Remunerazione ed incarico sollecitano prove e tensioni, rischi umanamente proporzionali tipici del terziario (più che nei due settori precedenti) per la minor possibile obiettività valutativa. Questa sottende le persone e le circostanze per radicarsi sul risultato, unico metro di giudizio. Il frenetismo concorrenziale alimenta tecniche di persuasione all'esterno (pubblicità, referenze) ed all'interno (motivazioni, coinvolgimento). L'entusiasmo è un olio essenziale per il motore della vita, privata e pubblica: basta non esagerare attribuendo positività, pur riconoscendole l'influenza sull'economia, solo a quanto si compra e si consuma. L'organizzazione favorisce il ricambio, di per sé interessante di funzioni e funzionari, sebbene la flessibilità dovuta all'opportunità può generare insicurezza: la gioventù la conosce poco (e l'affronta meglio), l'anzianità può temerla (per motivi di prepensionamento). Il movimento aziendale, voluto o subìto, può essere creativo: allora l'iter promozionale non prosegue sino al livello prima menzionato, forse, si trasla ad un'altra competenza; magari più remunerata ed instabile, stimolatrice però di benefici apporti reattivi. Peter Pan, non il dio mitologico: qui la sindrome che colpisce chi non si responsabilizza abbastanza procedendo dalla giovinezza alla maturità? Intrapprendenza e multidisciplinarità stanno subentrando a conservazione e rigidità in una accelerazione globale che ha scomposto le precedenti tessere del mosaico lavorativo e gerarchico. Fine di un passato e principio di un presente? E dopo l'11 settembre 2001? [Bacigalupo: 11 Ottobre 2001]
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