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20 - I protocolli dei Savi di Sion
Cosa sono:
Nei primi anni del Novecento iniziò a circolare - prima in Russia, poi in Europa Occidentale e in America - un libro misterioso intitolato I Protocolli dei Savi Anziani di Sion che descrive minuziosamente la strategia ebraica per la conquista del mondo. Infiltrati come gigantesca quinta colonna nelle società cristiane gli ebrei lavorano a corromperne la fibra morale, pervertirne le tradizioni, distruggerne l'econimia, sovvertirne le istituzioni. Banchieri, intellettuali, artisti, giornalisti, politici obbediscono a uno stesso disegno e si preparano a raccogliere il frutto del complotto.
Il libro era stato scritto, probabilmente a Parigi, da agenti dell'Ochrana - il servizio segreto zarista - per giustificare e fomentare i pogrom che divampavano nell'impero. Fu facile dimostrare che il testo era desunto da un pamphlet antinapoleonico del secondo Impero e da altri testi antisemiti dell'Ottocento. Alcuni grandi processi confermarono la tesi del plagio.
Ma il libro, da allora, riappare periodicamente alla superficie - nella Germania nazista, nell'Italia fascista, nelle democrazie opccidentali e più recentemente nei paesi arabi - per giustificare campagne antisemite. In Russia oggi esso è lo strumento privilegiato di Pamjat' e di altre associazioni per cui il regime comunista non è che la più raffinata delle armi di cui gli ebrei si sono serviti per distruggere i loro nemici cristiani.
(da: I Falsi Protocolli - Sergio Romano - Edizioni Corbaccio)
Ce ne parla Luca Enoch:
[...] l'argomento di questo episodio è tutto deidcato a quei simpaticoni delle crape pelate, ormai veri tormentoni delle avventure di Liz & C. A loro e ai "cattivi maaestri", dato che quello che pensano - ooops! Che parola grossa! - l'avranno pur imparato da qualche parte. E infatti qui compare un famigerato libello, "I Protocolli dei Savi di Sion", che forse pochi di voi avranno sentito nominare ma che fu, era, è tuttora e, temo, sarà ancora uno dei cavalli di battaglia dei mangiaebrei di ogni latitudine. Non ho usato la parola "antisemiti", perché il libro, in versione antisraeliana, è un vero successone tra gli arabi, che sono popolazioni semitiche quanto gli ebrei. Spunti e materiale didattico per questa sotria li ho tratti dal "Mein Kampf" del piccolo Adolfo e dal bel libro di Sergio Romano, "I Falsi Protocolli - il complotto ebraico dalla Russia di Nicola II a oggi", edito da Corbaccio, di cui consiglio caldamente la lettura. Ora... ache scopo tirare in ballo un libretto in auge solo tra glie epigoni del caporale imbianchino dai baffetti alla Charlot? A parte la libidine personale di tirare palate di sterco sopra le camicie brune d'ogni epoca, ai tempi della passata legislatura mi capitò di vedere in tv un talk show in cui un famoso regista italiano, candidato all'epoca per un partito politico tendente allo scuro, commentava così la discussione in corso su chi manovra le leve del potere culutrale in Italia e nel mondo: "Andate a leggervi i Protocolli dei Savi di Sion e capirete un sacco di cose!" AGGHIACCIANTE! Soprattutto perché questa sparata fu seguita dal silenzio imbelle del resto dei partecipanti alla trasmissione. Per cui se un uomo politico e di cultura si può permettere frasi del genere senza essere sommerso da liquami puteolenti un secondo dopo, allora ci dev'essere qualcosa che non va nel nostro "sentire comune" [...]
(dall'Editoriale di Sprayliz III serie n. 4 - Edizioni Comics & Dintorni)
Riferimenti:
Sprayliz III serie n. 4 (Comics & Dintorni)
Archivio:
I Falsi Protocolli (in preparazione)
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