Fumetti / Nuove protagoniste
Che eroina quella donna! Sembra un uomo...
di Stefania Marra

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Indice dell'Album

LILLIAN BROWNE
di Vanna Vinci, (Dinamite, Granata Press) Lillian e' una ragazza irlandese di sedici anni la cui vita, lasciata la casa per il college, si sdoppia: ad un livello reale si affianca un mondo fatato, popolato dai folletti e dalle suggestioni dei miti celtici e arturiani. Vanna Vinci ha esordito dieci anni fa su "Fumo di china", per poi iniziare una collaborazione con la Granata Press; e' una delle poche autrici italiane di fumetti. "Le protagoniste femminili hanno una sfaccettatura in piu', lasciano spazio alla componente intuitiva"

SPRAYLIZ
di Luca Enoch (Star Pocket) La rivelazione del panorama italiano. Con un tratto sicuramente gradevole (soprattutto ora che le strisce sono in bianco e nero) e una grazia indiscussa nel trattare temi anche delicati, Enoch ha in breve tempo conquistato una platea molto affezionata e composta anche, finalmente, di donne. Tra scuola e graffiti, centri autogestiti e impegno politico, Liz e la sua amica Kate vivono nel mondo reale affrontandone i problemi senza violenza e con il sorriso sulle labbra. Una vera "dura" dal passato misterioso e con una sola debolezza...

LEGS WEAVER
di Michele Medda, disegni di Pier Nicola Gallo (Sergio Bonelli editore) Da spalla di Nathan Never a protagonista di un albo mensile, Legs rappresenta la scommessa della Bonelli nella corsa alle nuove eroine. Investigatrice d'assalto, senza scrupoli nell'usare la violenza ma con forte autoironia, Legs ammicca al tradizionale pubblico maschile, ma tende la mano anche alle lettrici.

KERRY KROSS
di Max Bunker, disegni di Dario Perucca. A destra, GABRIEL (Max Bunker Press) Nata da un progetto di qualche anno fa, l'investigatrice uscita dalla fucina di Max Bunker non ha incontrato il favore dei lettori. Classica eroina di un fumetto d'azione, Kerry e' spregiudicata, violenta, senza paura. Unico punto debole, l'amore. Per una sua amica dei tempi del college. Sempre della Max Bunker Press, dovrebbe uscire in settembre Gabriel, un albo su una suora con superpoteri, di Riccardo Secchi e Alessio Beccati.

LA BIONDA
di Peppe Ferrandino, disegni di Franco Sandelli (Granata Press) La Bionda e' una simpatica ladra in papillon, reggiseno e tacchi a spillo, cui non ne va bene una. Nell'albo n.2, da cui e' tratta questa illustrazione, si lascia andare ad uno sfogo contro la citta' "egoista": "Fa di tutto per ostacolare la mia sacrosanta creativita' di libera cittadina". Di notte esce di casa di nascosto per andare a colorare i muri dellla citta' con graffiti di protesta

CYBERSIX
di Carlos Trillo, disegni di Carlos Meglia (Eura editoriale) Le avventure di questa eroina costruita in laboratorio, che cerca di sfuggire al suo crudele creatore, esordirono sulle pagine di "Skorpio" circa tre anni fa; il successo decretato dai lettori ha portato all'uscita di un albo mensile, arrivato al diciannovesimo numero. Un fumetto divertente, ambiguo, a tratti surreale, reso affascinante anche dalle suggestive prospettive proposte dal disegnatore Meglia, gia' cartoonist per Hanna & Barbera. Schietta, serena, senza angosce o pruderie

ERINNI
di Ade Capone, disegni di Luca Panciroli (Liberty) Miniserie in sei uscite bimestrali che, nonostante la distribuzione limitata alle librerie specializzate e mostre-mercato, ha raggiunto con il primo numero le diecimila copie vendute. Un buon successo per un "noir" dal tratto raffinato che si ispira alle furie vendicatrici della mitologia greca.

Studentessa o investigatrice, ladra o assassina, la donna dei fumetti ha conquistato la parte di protagonista. Non e' piu' la bella-ma-scema che andava salvata dall'eroe: intraprendente, decisa, inarrestabile, ha tolto il posto all'uomo. Ma a che prezzo? Spesso violente, spigolose, in definitiva ben poco femminili, le donne di carta sembrano spesso dei maschi travestiti. Con delle piacevoli eccezioni. Cibersix, una creatura di laboratorio costretta a travestirsi per sfuggire alla vendetta del suo creatore. E Sprayliz, liceale di giorno e graffitara di notte; un "caso" editoriale che, fin dalle prime uscite, ha attirato l'attenzione della stampa nazionale La Bionda, ladra un po' sfigata in papillon e tacchi a spillo. Elizabeth, in arte Sprayliz, liceale di giorno, graffitara fuorilegge di notte. Erinni, insospettabile serial killer. Cibersix, donna creata in laboratorio costretta a nascondersi sotto sembianze maschili. E poi Legs Weaver, Kerry Kross, Desdy Metus, Sonny Stern, Shanna Shokk, Piera degli Spiriti: sono solo alcune delle nuove protagoniste dei fumetti italiani. Una rivoluzione iniziata in sordina un paio di anni fa, ed esplosa negli ultimi mesi. Intelligenti, intraprendenti, giovani e seducenti, queste nuove eroine hanno strappato ai loro compagni il ruolo di protagonista, tradizionalmente appartenuto ai personaggi maschili (tranne rare eccezioni, vedi scheda a pag. 56). "Per troppo tempo le donne sono rimaste dietro le quinte", suggerisce Vanna Vinci, autrice e disegnatrice cagliaritana che sta realizzando per la Granata Press una miniserie con protagonista un'adolescente irlandese, Lillian Browne. "E poi le donne sono creature anche superiori all'uomo - aggiunge Ade Capone, produttore della casa editrice Liberty e creatore di "Lazarus Ledd" ed ora di "Erinni" -, arricchiscono il consueto "phisique du rÖle" con un modo di fare femminile che dona un tocco di istintivita': le protagoniste femminili hanno una sfaccettatura in piu', lasciano piu' spazio alla componente intuitiva che a quella razionale". Ma anche i cambiamenti della societa' e gli stimoli provenienti dalla fiction hanno avuto la loro parte. E, naturalmente, motivi economici, come l'esigenza di guadagnare nuove fasce di pubblico, quello femminile. Ma chi sono queste eroine? Ce n'e' per tutti i gusti. Per gli amanti dei fumetti d'azione, la Max Bunker Press ha lanciato sul mercato "Kerry Kross" (ed e' in arrivo "Gabriel", una suora dotata di super poteri). Kerry e' un'investigatrice privata, una vera "dura" dal passato misterioso e con una sola debolezza: la sua amica Melania, di cui e' innamorata dai tempi del college. L'albo non ha pero' incontrato il favore dei lettori. Per Luciano Secchi, alias Max Bunker, "papa'" di Kerry, ha pesato molto la prevenzione diffusa verso certi argomenti: "Avevo pensato ad una protagonista omosessuale anche per dare un mio modesto contributo all'accettazione del loro modo di essere, alla crescita nella gente del rispetto degli altri, cosi' come sono. Ma il diverso e' sempre diverso, non c'e' un'accettazione facile. Il progetto di questo personaggio era nel cassetto da sette-otto anni: i tempi non erano maturi - racconta Bunker - e forse non lo sono neanche ora". Maggior fortuna ha avuto un altro personaggio omosessuale, Legs Weaver, che da spalla in "Nathan Never" e' diventata protagonista di un albo tutto suo; fumetto d'azione anche questo, ma condito da una nota di autoironia che raramente si incontra nel mondo delle strisce. "Ci premeva fare un tipo di avventura che prende in giro se stessa, e Legs era il personaggio adatto, si prestava ad un genere piu' brillante, spumeggiante - spiega Michele Medda, uno degli autori -. Questo filone delle eroine armate e' stato ripescato dal cinema; c'e' violenza, e' vero, ma una morte di carta e' comunque una morte di carta". Secondo Medda, l'inserimento sempre maggiore delle donne nella societa' le ha anche avvicinate alla violenza; questo cambiamento, unito alla ricchezza di sfumature psicologiche propria di un personaggio femminile, possono attirare un pubblico di donne verso il fumetto, anche d'azione. Cibersix e' l'unica sopravvissuta di una serie di creature cyber create in laboratorio da uno scienziato perverso; ribellatesi al "padre", erano state tutte sterminate tranne la numero sei (da cui il nome, Cibersix), costretta a nascondersi durante il giorno dietro un'identita' maschile per non farsi riconoscere dai suoi inseguitori. Il fumetto si svolge sempre in un intreccio di ambiguita': Cibersix non sa, almeno fino ad una recente svolta, se e' o meno un essere umano; inoltre e' costretta ad impersonare durante il giorno il professor Adrian Seidelman, a sua volta appassionato traduttore di Pessoa, lo scrittore portoghese che si firmava con quattro nomi diversi... Nato dalla collaborazione di due argentini, Carlos Trillo e Carlos Meglia, il personaggio di Cibersix comparve per la prima volta su "Skorpio" circa tre anni fa; per il grande successo con cui fu accolto approdo' presto ad un albo mensile. Successo giustificato pienamente per il particolare spessore narrativo del fumetto, per l'indagine emotiva e psicologica dei personaggi, per le suggestive inquadrature di Meridia-na, la citta' in cui si svolge l'azione. Prima di inziare a lavorare sul fumetto, Meglia (cartoonist per Hanna & Barbera) ha passato un paio di mesi a disegnare su una parete del suo studio un'enorme pianta della citta', da cui di volta in volta trae i particolari delle storie. Un altro personaggio che si stacca dallo sfondo per imporsi all'attenzione dei lettori e' Sprayliz di Luca Enoch. Anche in questo caso si tratta di una striscia nata come inserto (per l'"Intrepido") e che si e' guadagnata uno spazio tutto suo a furor di pubblico. Elizabeth Petri, in arte Sprayliz, e' una vivace liceale di una citta' statunitense ("Per comodita' - spiega Enoch -, se avessi ambientato la storia in una citta' italiana o europea avrei dovuto renderla credibile") che di notte esce di casa di nascosto per andare a colorare i muri della citta' con graffiti di protesta che fanno impazzire il sindaco ed il capo della polizia. Anche grazie ai graffiti, Enoch riesce di volta in volta ad affrontare i temi piu' sentiti e scottanti della nostra realta': sulle strisce colorate dell'"Intrepido" prima, e sui pocket in bianco e nero poi, sono sfilati ad esempio la Iervolino che mise il veto alla distribuzione nelle scuole dei fumetti di Lupo Alberto sull'uso dei preservativi, il problema dei centri sociali occupati, la guerra nella ex Jugoslavia spiegata dalle parole di Ivo Andric, un corrotto telemessia e via dicendo. Il tutto con il leit-motiv della resistenza agli abusi del potere e alle regole imposte dall'alto. "Lesbiche intrepide", "L'Intrepido lancia lo "strip" con la lesboeroina", "I giovani non si scandalizzano: l'eroina e' omosessuale". L'uscita di "Sprayliz" ha rappresentato un vero e proprio "caso": da "Panorama" all'"Espresso", dall'"Europeo" al "Corriere della Sera" - solo per citarne qualche testata -, il fumetto di Enoch ha smosso un panorama che era tutto sommato abbastanza tranquillo. Il tema, ancora una volta, e' l'omosessualita'; non di Liz (che pure, col passare delle puntate, prende sempre piu' consapevolezza della sua bisessualita'), ma della sua migliore amica Kate. Schietta, serena, senza angosce o pruderie: e' l'immagine del lesbismo che il tratto sensibile di Enoch e' riuscito a regalare al suo pubblico entusiasta. "Liz e' bisex perche' fa parte della mia ricerca di personaggi che trascendono la normalita' - spiega il giovane autore milanese -. Cerco di farla attrarre dalle persone piu' che dai sessi, certe regole comportamentali che impongono dei binari, ad un personaggio come Liz vanno stretti". Ma "Sprayliz", come "Cibersix", sono due casi particolari. Quello che invece colpisce, in questa fioritura di eroine, e' una caratteristica di fondo: l'androginia, a volte particolarmente marcata, di queste donne. Sono spesso delle virago, piu' inclini alla violenza e alla ruvidezza d'animo che al glamour tipicamente femminile, tanto tempo dedicato all'azione - anche se col sorriso sulle labbra - e poco a se stesse, fisicamente seducenti ma attratte piu' dalle donne che dagli uomini. Si potrebbe dire che in realta' si tratta di uomini in gonnella, se ancora si usassero le gonne. E' il prezzo da pagare per togliere all'uomo la ribalta? "Credo proprio di si' - risponde per tutti Medda -. A scrivere queste storie sono degli uomini. E' difficile manipolare personaggi femminili in situazioni codificate da e per uomini: e' probabile che si finisca per sottostare a degli stereotipi. E' un automatismo, non necessariamente giusto". Ci vorra' ancora del tempo prima che in questo mondo di carta le donne, intese come autrici e disegnatrici, riescano a sfondare davvero. Intanto, si terra' a Ferrara il 30 settembre ed il primo ottobre un laboratorio di fumetto curato da due professioniste straniere, l'inglese Angela Martin e la francese Florence Debray (per informazioni scrivere a Maureen Lister, via Jacopo della Quercia 24, 40128 Bologna). Una curiosita': "La partecipazione ai corsi di fumetto e' riservata solo alle donne (bambine, ragazze, nonne... ma di sesso femminile)".

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