ILLUMINAZIONEfai-da-te per rotabili e plastici
Tuttihanno desiderato almeno una volta di provare lemozione divedere i loro treni correre con le carrozze passeggeri illuminatee attraversare città e paesi dotati di illuminazione pubblicacome nella realtà.
Negli ultimi 50 anni siamo progressivamentepassati dalle microlampade con zoccolo metallico filettatoallultima generazione di leds bianchi, passando per lelampade dette "a pisello" che hanno coniugato per annile dimensioni ridotte e leconomicità di acquisto, graziealluso prevalentemente natalizio.
Purtroppo le lampadine hanno il difetto diconsumare molta corrente e di produrre calore con gran pericoloper le carrozzerie termoplastiche dei rotabili. Al contrario ileds consumano poco e scaldano ancora meno. I leds bianchi,ancora a un certo livello di prezzo se acquistati singolarmente,si possono trovare in due forme: cilindriche o parallelepipede(SM= per montaggio superficiale). Il primo tipo (che necessita diadatta resistenza in serie) è più adatto per essere introdottonegli alloggiamenti dei fanali mentre il secondo sembra fattoapposta per illuminare le carrozze e fare lampioni stradali.
Qui di seguito illustro la realizzazionedellamico Bruno in quanto il Gruppo Italo Briano è apertoa diffondere tutto ciò che può sviluppare il fermodellismo. Larealizzazione è molto semplice e può essere portata a termineda qualunque modellista e soprattutto con poca spesa, cosa moltoimportante per i più giovani.
Luovo di Colombo è luso deileds bianchi SM che forniscono una luce bianco/azzurra simile alneon e alle lampade ai vapori di mercurio (di tipo diurno, aocchio sui 5-6000K°). Questi leds hanno dimensioni minime: circa2,7x3,2x1,8 mm tanto da poter essere lasciati in vista adimitazione delle plafoniere sia per gli interni degliscompartimenti sia per i lampioni stradali in quanto imitano ilcorpo illuminante di molti modelli del mercato. Funzionano fra i3 e i 4 volt massimi consumando solo pochi mA. Da una prova su uncampione è risultato un consumo di: 2mA a 3V, 5mA a 3,5V, 18mA a3,7V e 22 mA a 3,9V); il penultimo dovrebbe essere il migliorcompromesso. Per i sistemi digitali, che arrivano anche a 16-17V, Bruno utilizza per le carrozze passeggeri 2 serie di 5 leds;per quelli tradizionali ne bastano 4 (anche solo 3 se si usanoalimentatori economici che non danno più di 10-11V) dovendositener conto anche del calo di tensione per il ponte di diodi.Prima di iniziare il lavoro è bene fare una prova col materialea disposizione perchè spesso le caratteristiche variano alvariare della produzione.
La costruzione è alla portata di tutti: siappoggiano i leds sul tavolo orientandoli tutti con lo spigolinotagliato da una parte [il taglio indica il negativo (-) escusatemi se non uso termini tecnici ma per i principianti èpreferibile un discorso semplice]. Si salda uno spezzone di filoal primo "meno", poi un altro dal primo"più" al secondo "meno" e così via; ilprimo "meno" e lultimo "più" sicollegano al e + di un raddrizzatore a ponte (qualunquetipo che sopporti 20Volt e 100 milliampère, ossia praticamentetutti) mentre gli altri 2 capi del raddrizzatore marcati
Carrello con fili prendicorrente sullepunte coniche
Per i contatti striscianti si potrannousare le linguette prendicorrente commerciali che strusciano suassi non isolati oppure semplici pezzetti di filo di bronzofosforoso o acciaio Ø 0,3 mm con una estremità fatta aocchiello: nellocchiello si inserisce la punta conica dellaruota mentre laltra estremità struscia contro laltrapunta conica. Questo sistema è possibile da entrambi i lati selasse è isolato al centro. Se lasse è isolato suuna ruota il contatto andrà fatto uno sullasse o sullapunta ed uno sulla vela interna o sul cerchione della ruotaisolata. Se i contatti sono ripetuti su tutte e quattro le ruotedei carrelli si diminuisce lo sfarfallio della luce per presa dicorrente incostante. In ogni caso attenzione a non collegare leruote di un lato con le ruote dellaltro lato.
Allinterno se si usano due serie didiodi entrambi i + della serie andranno collegati al + del ponte(e i due al del ponte)
Il consumo anche con 10 leds risulteràpari o di poco superiore a quello di una sola lampadina afilamento con grande sollievo per il trasformatore.
I leds potranno essere fissati al tettodelle carrozze con del semplice nastro biadesivo nella posizionepiù appropriata. Se si desidera disporre tutte le luci in lineail sistema usato da Bruno consiste nel fissare i leds ad unapiastrina ramata da circuito stampato sulla quale si potrannofare anche i collegamenti (vedi fotografie della realizzazione suuna carrozza Z e su una ristorante).
Oltre a queste applicazioni con i ledsbianchi SM si possono creare lampioni con una semplicità enorme.Con uno spezzone di tubetto di ottone Ø 1 mm ed uno Ø 1,5 mminfilati uno nellaltro si crea il palo; in testa al palo sisalda il del led. Poi si salda il punto di unione dei duetubetti e infine si salda un filo alla base del tubetto da 1,5mm.Si infila un filo isolato nel tubetto piccolo saldandone unaestremità al + del led. Si vernicia la parte del palo sporgentedal terreno e il lampione è finito.
Pali di svariate forme e pezzi componenti deglistessi (il tubo piegato è quello Ø 1 mm).
Il costo è minimo visto che per un palo inH0 bastano circa 4 cm di tubetto da 1 mm di Ø e circa 8 cm da1,5 mm di Ø, pari a circa 500 lire! E lottone si tagliacon una lama a denti fitti (archetto da traforo) o anche solo conun taglierino. Consigliata una punta da 0,5 mm per togliere amano le sbavature del taglio.
Anche in questo caso i collegamenti tra ipali possono essere fatti in serie secondo la tensionedisponibile ( se si usano pali con 2 lampioni ricordarsi dimettere in serie anche i leds dello stesso palo!).
Se si trova più comodo collegare ilampioni in parallelo usare un trasformatore che eroghi 5-:-5,2volt in modo che a valle del raddrizzatore siano disponibilialmeno 3,6 -:-3,8 volt.
Se qualcuno trovasse difficoltà nellarealizzazione o a reperire leds , piastrine ramate e tubetti puòtelefonare a Bruno(0338-8577018) che si è dettodisponibile a dare indicazioni o a procurarli nei limiti dellesue possibilità.
Da parte mia posso mettere a disposizionedegli amici modellisti i consigli che derivano dalla mia direttaesperienza in materia.
G. DiModica