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DOCs - 1987-1997: 10 anni di GFMIB
In occasione del decennale del Gruppo sento il dovere di esprimere il mio vivo ringraziamento a tutti i Soci Collaboratori (con tanto di maiuscole perchè è al loro fattivo contributo che il Gruppo deve non solo il suo sviluppo ma la sua stessa esistenza) nonchè il mio personale apprezzamento per i risultati raggiunti e dei quali tutti noi possiamo andare fieri.
Con un anno di anticipo sul programma decennale di sviluppo impostato dai Soci Fondatori nel lontano 1987, il GFMIB ha superato una meta ambiziosa sul raggiungimento della quale ben pochi avrebbero osato scommettere: questa meta era il traguardo dei 500 soci, traguardo che ormai è una realtà, peraltro già superata nel momento in cui queste righe vanno in stampa.
Il numero degli appassionati che si è trovato bene nel nostro Gruppo è sempre salito con costanza, cosa questa che ha dato fiducia a tutti perchè segno del buon operato dei Responsabili di Settore.
I locali della nostra Sede, pur di 140mq, incominciano ad andarci "stretti di spalle" in quanto il flusso dei soci che frequentano è in continuo aumento a differenza dei primi anni in cui si iscrivevano in molti ma partecipavano in pochi. Così i giorni di riunione sono saliti a tre alla settimana ed è nato quello che potremmo definire un salotto ferroviario dove i soci si scambiano le idee, opinioni e sistemi di costruzione in completa amicizia, mentre un gruppetto di addetti alla "squadra rialzo" mette a disposizione dei soci meno pratici la propria esperienza e manualità nelle riparazioni dei veicoli che un ulteriore gruppo è sempre intento a far circolare.
Nel laboratorio fervono i lavori per la costruzione dei pannelli modulari o per le lezioni dei corsi di modellismo mentre nella sala biblioteca corrono "treni di cultura" (si fa per dire!), si assiste alla proiezione di diapositive e video ferroviari o vengono allestite mostre di fotografia ferroviaria e tranviaria.
Il plastico fisso, che tanto attrae gli appassionati mancanti di spazio a casa ma pur desiderosi di far sgranchire le bielle alle proprie locomotive, è sotto esame per essere dotato di blocco automatico onde poter essere collegato a quello modulare mobile, sul quale il blocco è già in funzione con pieno apprezzamento da parte dei visitatori in tutte le mostre alle quali il Gruppo partecipa.
Da Ottobre '96 il GFMIB è presente su Internet con un proprio sito http://www.seeandlisten.it/ok/gfmib/ (e-mail:gfmib@www.seeandlisten.it) onde esser conosciuto e poter colloquiare con appassionati di tutto il mondo.
In questi anni il Gruppo è riuscito anche a recuperare dalla demolizione dei carrelli pianali Decauville, installati su due spezzoni di rotaia con traversine metalliche da ferrovie campali proprio davanti all'ingresso della Sede. I soci godono quindi una full immersion nel mondo ferroviario in quanto, mentre manovrano i treni modello, hanno una splendida vista sui treni veri in manovra.
Per concludere, ai Soci Collaboratori e a quanti altri ci hanno dato disinteressatamente una mano a costruire -ma forse sarebbe più esatto dire creare dal nulla- e che non citiamo uno per uno perchè la loro modestia e spirito di gruppo sono degna cornice del loro valore umano e modellistico, va il nostro ringraziamento cordiale in nome di una passione che accomuna grandi e piccini, nel ricordo di quel pioniere idealista che è stato Italo Briano, nella speranza di non far mai sfigurare il Suo nome, nell'intento di diffondere il modellismo ferroviario e con l'augurio che questo rimanga in auge ancora per anni ed anni nonostante il cosiddetto "progresso" delle quattro ruote e l'apparente inerzia di azione delle case costruttrici nei confronti delle giovani leve.
Giorgio Di Modica