- un Re! - diranno subito i miei piccoli lettori. No, ragazzi, avete sbagliato. C'era una volta un pezzo di legno...»
Con queste parole prende inizio il libro per bambini, scritto da Carlo Lavezzari, in arte Collodi, dal titolo "Le Avventure di Pinocchio: storia di un burattino", romanzo pubblicato prima a puntate nel "Giornale per i bambini" dal 7 luglio 1881 (con illustrazioni realizzate da Carlo Chiostri) e poi in volume a Firenze nel 1883 ed illustrato da Enrico Mazzanti.
Quest'opera è considerata un capolavoro della letteratura per l'infanzia ed un buon trattato di pedagogia: l'educazione di Pinocchio è infatti frutto della sua esperienza diretta; né mastro Geppetto, né la fata dai capelli turchini, né il Grillo parlante od altri modificano le azioni e le volontà di Pinocchio; se mai danno solo dei consigli; il Croce, nel legno in cui è intagliato il burattino, vede l'umanità all'inizio del suo noviziato: fantoccio, ma tutto spirituale.
La vera storia di Pinocchio in fondo è la storia delle sue avventure, cioè della prova delle cose volontariamente cercate; il Pancrazi vi registra talune illazioni: "Non ridete, dietro Pinocchio, io rivedo la piccola onesta Italia di re Umberto"; qualcuno ha invece cercato di individuare in Pinocchio come un simbolo dell'uomo, sempre esposto all'attrazione delle passioni, ma anche sempre trionfante su di esse.
Letture di approfondimento consigliate:
Carlo Lorenzini
Scrittore (Firenze, 1826 - 1890)
Combattente nelle campagne del '48 e del '60, si dedicò al giornalismo collaborando a numerosi periodici e fondando pubbliazioni politiche. Già maturo, dopo essersi segnalato come autore di commedie e di raccolte di articoli letterari, si dedicò alla letteratura infantile segnalandosi tra l'altro con "Giannettino" e con i volumi che di questo possono essere considerati la continuazione. La sua opera per l'infanzia più celebre resta comunque "Le avventure di Pinocchio: storia di un burattino".
Collodi
Castello e Borgo della Valdinievole, frazione del comune di Pescia, in provincia di Pistoia.
Da Collodi, città natale della madre, Angiolina Orzali, Carlo Lorenzini trasse lo pseudonimo col quale è noto in tutto il mondo come l'autore di Pinocchio. Per tale motivo, nel 1956, è stato inaugurato a Collodi un monumento al celebre burattino, opera degli architetti Baldi e De Luigi, con la statua bronzea di Pinocchio, dello scultore Greco, ed una serie di ceramiche realizzate da V. Venturi e narranti noti episodi tratti dal libro.
«Ho capito; - disse allora ridendo e grattandosi la parrucca, - si vede che quella vocina me la sono figurata io. Rimettiamoci a lavorare... »
Le notizie riportate in questa pagina sono state estrapolate da:
Dizionario Motta della Letteratura Universale e dall'omonima Enciclopedia
Federico Motta Editore, Milano
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