Torino,8/3/l963
Gent. ma
O ricevuto la Lettera che Lei mi a mandato. E ne sono rimasto molto lieto. Mi creda, volevo dirle molte cose. Ma tutte le volte che voglio scrivere, il diavolo ci mette la coda, e tutto mi passa di mente, e poi forse perché dai lontani tempi di scuola non o preso un libro e la penna in mano. Ora sono quasi sei mesi che scrivo, qui non vi è altro da fare, e mi è un piacevole passatempo lo scrivere. O scritto sei quaderni. Ci o fatto su una autobiografia. E Dio solo sa quanti errori avrò fatto. Ma non importa, tanto finiro per strappare tutto. Tanto questa autobiografia lo scritta prima con lo scopo di poterla pubblicare, ma poi vi sono troppi errori che non sono in grado di correggere. A riguardo della mia posizione giuridica eccola. Sono entrato in carcere il 5/8/61. Sono stato condannato a tre anni un mese e dieci giorni di reclusione e mesi sei di casa di cura. O scontato 16 mesi. Me ne rimangono 21, piu i 6 mesi di casa di cura. Pero` ora o chiesto al tribunale l'estratto di sentenza e se e come penso mi dovrebbero togliere almeno 7 mesi. Certo e un poco complicato a fare tutte queste istanze alla procura. Per via della mia ignoranza in materia e il mio poco studio e pratica con la penna. Comincio a mangiarmi i pugni e il fegato per non aver fatto scuole oltre la 3 elementare. Per ora però mi restano 21 mesi, e la casa di cura. In quanto al lavoro che vorrei fare, l'elettricista, qui o fatto scuola in questo campo e o preso il diploma, e confesso che per poco non vengo bocciato. Sa a prendere un simile diploma e un p'o` come tornare ai banchi di scuola. Divisioni, moltiplicazioni, e così via. Comunque tutto bene sono riuscito a pigliarlo. Non so però se sarò in grado di svolgere un simile mestiere. Sa per via della fatica. Ora che o un polmone solo non sono più il Corrado di un tempo. Mi da un fastidio terribile specie ora che fa freddo. E quando fa caldo non o quasi più saliva, e respiro male. Comunque non credo che sia un lavoro eccessivamente pesante. E credo di poter salire e scendere le scale di elettricista alte 15 metri senza eccessivo sforzo. Comunque la mia salute mi importa poco. Tanto per quel che valgo ancora... non e proprio il caso che ci pensi su ormai. Comunque per ciò che mi resta posso fare qualsiasi mestiere. Ma l'elettricista posso farlo. potrò cosi` mettere da parte qualche soldo per farmi curare, perché o ancora molte speranze. In quanto a venirmi a trovare farò io una istanza al Tribunale di Torino per ottenere il permesso. Quanto alla roba da portarmi non voglio disturbarla più di quanto sta gia facendo. Se puo e che non le sia troppo disturbo gradirei qualche libro anche vecchio, di genere scolastico, o un manuale per impianti elettrici. Questi li può portare alla porta dicendo a chi li manda in qualsiasi giorno che le e libero. Farò presto a fare l'istanza e nella prossima lettera le scriverò facendole sapere quando può venirmi a trovare. Mi perdoni se scrivo male e poco chiaro, ma da quando son qui mi sono messo a bere un poco, e non sempre o le mani ferme. Sa non sempre sono in grado di sopportare questa mia condanna. E poi son senza aiuti. Mia madre non la vedo da prima che entrassi in carcere, mio padre non si fa vivo che ogni tanto. Avevo la fidanzata, ma Lei mi capisce sono 16 mesi che sono qui e mi a lasciato. Prova evidente che non mi voleva veramente bene, e le lettere che mi mandava, non erano altro che tutte bugie. Ma che vuole, sono ormai abituato a essere preso in giro. D'altra parte non voglio scrivere a mia madre. Se non si ricorda lei di avere un figlio non e certo io che devo ricordarglielo. E poi tra l'altro non potrò mai dimenticare che tra lei e mio padre mi anno rovinato abbastanza. Sono decisamente sfortunato. Ma sono immensamente felice che Lei mi scriva e mi voglia aiutare. Non so come posso ringraziarla, per quanto fa per me. Ma credo che il miglior ringraziamento sia quello di dimostrarle che i Suoi sforzi fatti per aiutarmi sia quello di dimostrare che sarò un ragazzo diligente e buono. O molto rimpianto i giorni in qui andavo a scuola. Sia sincera, ero un ragazzo migliore, vero? Perché se non ero proprio buono ero migliore di ora. Ma con il suo aiuto tornerò come ero un tempo. Tutte le domeniche che vado a messa prego per Lei. Perché Dio nella sua infinita saggezza e bonta, conservi sempre a Lei serenità e benessere. Affinché Lei così buona possa avere sempre felicità. E io Le prometto che sarò un ragazzo esemplare. E le darò molte soddisfazioni. Vorrei ancora scrivere ma o bisogno stendermi un poco perché oggi e per me una giornata faticosa, e mi fa male la parte dove sono stato operato. Con la speranza di ricevere una sua risposta in merito a cio che le o detto La saluto cordialmente. Suo ex allievo Corradino C. |