Il morbo di Kienboeck o osteomalacia del semilunare
Questa condizione consiste in una necrosi avascolare
a carico del semilunare di eziologia ancora non ben definita, ma che sembrerebbe
comunque determinata da un carico eccessivo sull'osso da parte dell'epifisi
radiale distale. Colpisce per lo più il sesso maschile nella III-IV
decade di vita. Radiograficamente si manifesta con aspetti di addensamento
e frammentazione del semilunare. Si riconoscono 4 stadi evolutivi della
malattia in base al quadro radiografico. Clinicamente si ha un deficit
doloroso dell'articolarità del polso con perdita di forza di entità
variabile ed evoluzione artrosica della radiocarpica.
Sono state proposte a tutt'oggi numerose tecniche
chirurgiche sia in stadi precoci che avanzati della malattia. In fase precoce
sono state impiegate tecniche basate su innesti ossei vascolarizzati per
ricostituire la vitalità del semilunare. Nelle fasi più avanzate
è stata impegata anche la sostituzione protesica del semilunare
con impianti metallici o in silicone. Tuttavia nessuna di queste tecniche
risolve il problema di sovraccarico meccanico che è all'origine
della malattia.
L'osteotomia di accorciamento del radio
Questa tecnica che è quella attualmente da noi
preferita prevede l'osteotomia del radio effettuata per via dorsale e l'accorciamento
di alcuni mm calcolato in base al plus radiale in modo da scaricare la
pressione esistente sulla superficie del semilunare. La sintesi viene effettuata
con una placca a compressione dinamica. L'intervento va effettuato preferibilmente
negli stadi II e III, ma sono stati ottenuti risultati discreti anche in
stadio IV, premettendo di ottenere una buona funzione articolare e di evitare
interventi di salvataggio come artrodesi o resezioni della filiera prossimale.
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