Summary: Hand Surgery in One Day Surgery regimen
(ODS) represents an organization and welfare effort providing remarkable
economic benefits and psychologic advantages for the patient. In this contribute
we illustrate an experience of ODS which can be considered among the earliest
ones in Italy, due to its interesting and numerous casuistry and its date
of foundation (1986).
Nel numero di Gennaio '93 della rivista "Federazione Medica"
gli Autori - dell'Ospedale Pediatrico Bambin Gesù di Roma - hanno
presentato un interessante lavoro sullo stato dell'arte del Day Surgery
(D.S.) detto anche Ambulatory Surgery o One Day Surgery, sulla possibilità
organizzativa e tecnica di effettuare interventi o procedure diagnostiche
su pazienti che vengono dimessi nella stessa giornata. In questa nota vogliamo
presentare la nostra esperienza di 6 anni di One Day Surgery (O.D.S.) applicata
alla Chirurgia della Mano, alla Chirurgia Ortopedica ed alla Chirurgia
Plastica.
La mano é sede di frequenti quanto molteplici
manifestazioni morbose che ne limitano notevolmente la funzione e pregiudicano
qualunque tipo di attività funzionale in generale quanto specifica
in particolare.
Fra le malattie più frequenti a carico della mano
ricordiamo brevemente le tendinopatie, le tenosinoviti, le sindromi nervose
quali la sindrome del tunnel carpale o del nervo ulnare nel canale di Guyon,
la malattia di Dupuytren, le piccole neoformazioni, e infine la grande
famiglia delle lesioni traumatiche che sono estremamente frequenti e numerose
dato che la mano rappresenta lo strumento fondamentale della nostra attività
e che si presenta sempre "nudo" in tutti gli eventi traumatici di tipo
infortunistico, domestico, sportivo e negli incidenti del traffico.
Il numero di malati che necessitano di un rapido trattamento
di malattie o di lesioni o traumi della mano é molto grande, ed
in una città come Milano é praticamente illimitato. In questo
senso la Chirurgia in Day Hospital ha fornito una risposta rapida con il
nostro Day Hospital chirurgico i cui aspetti fondamentali possono essere
riassunti in tre punti essenziali:
La premessa indispensabile della Chirurgia Ambulatoriale
é la attenta e scrupolosa selezione dei pazienti e la specificità
in assoluto della malattia. La selezione viene eseguita attraverso la visita
specialistica e la richiesta di esami di laboratorio ed E.C.G.
Vengono di fatto scartati quei pazienti per i quali non
é proponibile una anestesia loco-regionale, pazienti affetti da
gravi malattie circolatorie o respiratorie, mentre patologie in corso di
trattamento, anche se non perfettamente compensate - quali diabete o malattie
cardiorespiratorie - non rappresentano una controindicazione assoluta.
In questo senso anche l'età avanzata non é di freno all'attività
chirurgica ambulatoriale, a condizioni di predisporre lo stato d'animo
del paziente ad una sufficiente tranquillità.
In particolare questo tipo di chirurgia si é dimostrata
molto valida nei pazienti dializzati (che per ovvii motivi tecnici non
potrebbero sostenere un ricovero ospedaliero), nei portatori di pace-maker,
in pazienti in trattamento anticoagulante, o infine in pazienti motulesi.
Esigenza operativa: con questo termine intendiamo riferire che la introduzione di questo tipo di Day Hospital é stata per questo reparto quasi una scelta obbligata, considerata la lunga lista di attesa di pazienti che necessitano di un ricovero, e la frequenza di traumi e malattie della mano.
Il punto di forza del O.D.S. é la tecnica chirurgica,
sempre molto delicata ed atraumatica e il tipo di anestesia che assicura
una completa analgesia del campo operatorio. Per il trattamento chirurgico
a carico della mano abbiamo impiegato sempre l'anestesia loco-regionale,
ove si intende sia la semplice anestesia locale, che l'anestesia mediante
blocchi nervosi, che l'anestesia del plesso brachiale e infine l'anestesia
per via venosa.
In tutti i casi abbiamo fatto uso del manicotto pneumatico
che provoca una ischemia dell'arto, ed abbiamo potuto constatare con sorpresa
che il manicotto funziona già con un valore di pressione poco superiore
alla pressione sistolica, che é ben tollerato per tempi medi di
circa 30-45 minuti, e che la sua applicazione può essere ulteriormente
migliorata mediante un anestetico di contatto posto alla radice dell'arto
superiore. L'ischemia prodotta dal laccio pneumatico consente un tempo
chirurgico più rapido e una maggiore precisione tecnica, ed evita
inoltre emorragie secondarie.
Senza dilungarci sulle metodiche anestesiologiche, che
non sempre richiedono la presenza di un Anestesista, riportiamo in breve
la nostra casistica. Età: nel numero di 3600 interventi eseguiti
in O.D.S. abbiamo pazienti che vanno dai due anni di età fino ai
92 anni. Di solito per età infanto-giovanili si esegue una pre-anestesia
con Ketalar o Valium intramuscolo associata ad una anestesia locale. Sono
80 gli interventi di "trocleotomia" per pollice a scatto o M. di Notta
(eseguiti in bambini dai 2 ai 5 anni) o per patologie diverse come piccole
sindattilie, sinostosi delle falangi, traumi da schiacciamento delle dita,
ferite, fratture.
La possibilità di dimettere in giornata il piccolo
paziente rappresenta per la madre, nonché per l'economia funzionale
del reparto un fatto estremamente vantaggioso oltre che gradito.
Inoltre, in ODS abbiamo eseguito ripetutamente la rimozione
di mezzi di sintesi per fratture di mano, polso, avambraccio, omero e clavicola.
Abbiamo inoltre eseguito, in campo di chirurgia ortopedica, la rimozione
di mezzi di sintesi per fratture del collo del femore, infibuli endomidollari
femorali, placche su fratture di gamba, viti malleolari.
Nel campo della chirurgia plastica, siamo intervenuti
nella ricostruzione del tessuto cutaneo mediante trapianti liberi di pelle
o mediante lembi di rotazione o plastiche di scorrimento.
Tipologia dei casi trattati
Interventi in urgenza
Sono stati trattate le fratture delle piccole ossa
della mano (metacarpi e falangi) e le fratture di polso ed avambraccio.
Le fratture delle ossa del polso e delle ossa metacarpali
e falangi possono essere agevolmente trattate mediante riduzione incruenta
in anestesia tronculare e successiva immobilizzazione in apparecchio gessato.
Nelle forme instabili é di valido aiuto il ricorso alla fissazione
percutanea con fili di Kirschner.
Un'ulteriore indicazione al trattamento incruento in
ODS si pone nel trattamento delle fratture dei polsi e dei metacarpali
mediante l'utilizzo dei mini-fissatori esterni, che costituiscono una metodica
poco invasiva con maggior rispetto dell'anatomia.
Nel caso di fratture, fratture-lussazioni e pseudoartrosi
dello scafoide carpale in ODS é possibile attuare la riduzione
e fissazione a cielo aperto con l'utilizzo di una miniplacca a trazione
e lo zeppaggio di osso spongioso autoplastico prelevato dalla metafisi
radiale distale. Tale metodica rende possibile l'esecuzione dell'intera
operazione in anestesia plessica.
Interventi elettivi
Un enorme numero di pazienti che richiedevano un trattamento ambulatoriale per lievi e medie patologie della mano come le tendinopatie stenosanti ( dei flessori del pollice e delle dita lunghe) le tenosinoviti acute e croniche (es. De Quervain), ha trovato nel ODS una rapida e definitiva risposta.
Il morbo di Dupuytren palmare, dal grado I al IV, può essere trattato agevolmente, grazie ad una nuova tecnica in anestesia locale sottoaponevrotica, che limita il sanguinamento.
Un notevole campionario di patologie similtumorali, neoformazioni della mano, non pericolose per la vita del paziente ma nel contempo fonte di disagio, come i lipomi, i tumori a mieloplassi, i fibromi, i tumori glomici, le cisti paraarticolari, hanno beneficiato del trattamento in ODS con risultati pressoché perfetti ed assenza di recidive.
Considerazioni critiche
L'ODS, applicato alla Chirurgia della Mano come alla Chirurgia
Ortopedica e Plastica, costituisce un valido supporto operativo all'attività
chirurgica in regime di ricovero. Esistono però ancora forti ostacoli
di tipo culturale e burocratico che impediscono un vero e proprio decollo
di questa metodica. Tra questi, l'ostacolo ancora dominante é l'aspetto
culturale legato ad una rappresentazione spesso trascendente della chirurgia,
e alle condizioni e mentalità chirurgiche del passato. Un'altra
condizione é invece di carattere squisitamente politico-sanitario.
Infatti in Italia il sistema di finanziamento degli ospedali é basato
esclusivamente su parametri inadeguati quali la durata di degenza, o l'indice
di occupazione, e non tiene in nessun conto il carattere dell'intervento
né la sua qualità, poiché la stessa non é sottoposta
al giudizio della "total quality", e quindi non é mai stato compiuta
un'analisi della spesa sanitaria secondo il rapporto costi/benefici.
Certamente un cambio di cultura ed una più oculata
spesa sanitaria, specialmente in tempi di crisi come quelli attuali, dovrebbero
incentivare questi centri di chirurgia ambulatoriale dando loro il massimo
riconoscimento con organico sufficiente e strutture accoglienti e funzionali.
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