[Torna alle Fiabe di Cuoricina] I Racconti di Tatiana

Ciao e buon divertimento!

La fermata del tram

Quella mattina sul tram l’aveva sì notata, ma non ci aveva fatto troppo caso.
La mattina seguente Jhon salì sul tram e la vide: era lì seduta con il suo cappellino bianco e con il suo wolk-man alle orecchie;

ne rimase incantato: in quel momento aveva deciso di conoscerla, ma come?
Passò una settimana. Ormai Jhon sapeva quasi tutto di lei: ascoltava la stessa musica tutte le mattine, scendeva alla sua stessa fermata e saliva una fermata prima della sua, questa però era soltanto una supposizione non sapeva minimamente dove abitasse.
Quel lunedì, quando finalmente aveva deciso di abbordarla, lei non c’era.
Jhon era triste, si rimproverava dicendosi che doveva conoscerla subito.
Arrivò a scuola  e la vide fuori dalla classe che stava parlando con Caroline; così prese coraggio e disse:
<<Ccciao Caroline come va? Non mi presenti la tua amica?>>
Caroline rispose:
<<Io sto bene e tu ? comunque questa è mia cugina e si chiama Virginie>>
Virginie disse:
<<Molto piacere Jhon come va?>>
Jhon rimase stupito: come faceva a conoscere il suo nome?  Ed infatti disse:
<<Scusa, come fai a sapere che mi chiamo Jhon?>>
Virginie rispose con tutta tranquillità:
<<Tu prendi il tram a Medieval Street, dove abita Caroline ed un giorno ti vidi con lui e ho sentito che lo chiamavi così non ci trovo niente di strano in tutto questo!>>
Suonò la campanella e  Caroline disse:
<<Bene ci vediamo nell’intervallo>>
e la cosa finì lì.
Jhon era molto felice perché finalmente per un caso fortuito aveva potuto conoscere quella ragazza ed avrebbe fatto di tutto per uscire con lei; quindi chiese a Caroline:
<<Sai per caso se tua cugina è fidanzata o le piace qualcuno?>>
Caroline rimase molto sorpresa da quella domanda, ma comunque rispose:
<<Vediamo… non è fidanzata, mi ha accennato ad un ragazzo che vede sul tram e che le piacerebbe conoscere, ma non so dirti altro, mi dispiace>>
A Jhon questo andava bene : era quello che voleva sapere.
L’unica cosa che gli dispiaceva era che la poteva vedere solo sul tram e non tutte le volte a scuola, perché se no avrebbe capito che gli interessava.

Quel pomeriggio andò a trovare il suo amico Nigel, che sapeva il fatto suo  sull’argomento ragazze. Infatti quella stessa sera doveva uscire con una certa Nadine, comunque gli espose il problema e lui, mentre si stava preparando disse:
<<Sai, l’unica cosa che devi fare è conoscere i suoi gusti ed il gioco è fatto! Capito Jhon?>>
Non fu di molto aiuto.



 

Quel martedì salì sul tram e la cercò con lo sguardo, ma non la vide, quando una mano gli sfiorò la spalla e una voce femminile disse:
<<Ciao Jhon come va?>>
Si girò di scatto e tutto impacciato disse:
<Bene Virginie e tu?>>
Lei rispose:
<<Bene, sai mi dispiace non poterti vedere tutti i giorni a scuola, ma non posso venirti a salutare sempre con Caroline, però ti vedo tutti i giorni sul tram e questo non mi basta…..comunque….>>
Jhon prese la palla al balzo e disse:
<<Beh, che ne dici, sempre se ti va… di vederci nel pomeriggio dopo la scuola, intanto domani iniziano le vacanze e…>>
Virginie arrossendo disse:
<<A me va bene andrebbe bene alle 3 davanti fermata di Medieval Street che ne dici?>>
Jhon fece un cenno di assenso con la testa.
Quel pomeriggio fu uno dei migliori  pomeriggi che Jhon avesse mai ricordato.
Virginie l’aveva portato a fare una passeggiata sul lungo lago: si sedettero su una panchina


mangiando un pezzo di pizza. Ridendo e scherzando avevano molti punti in comuni: amavano la musica Rock; soprattutto il Rock and  Roll anni 50, odiavano il film “Arancia Meccanica” ed inoltre la cosa che odiavano di più erano i cavoletti di  Bruxelles.
Alla fine del pomeriggio tutti e due si erano divertiti molto e Jhon, da gentiluomo, l'accompagnò a casa e le disse:
<<Allora ci vediamo in questi giorni? volevo sapere se ti eri divertita, perché io mi sono divertito molto>>
Virginie gli si avvicinò all’orecchio e gli disse:
<<Anch' io mi sono divertita molto>>
e lo baciò sulla guancia.
Era il mezzo giorno dell’indomani quando Jhon ricevette una telefonata: era Virginie che gli diceva:
<<Che ne dici se oggi usciamo? Ti porto in un posto segreto che conosco solo io, non ti preoccupare non è niente di strano, ma è una sorpresa.
Allora ci vediamo davanti alla fermata del tram>>
Jhon disse:
<<Va bene>>
Era molto curioso di sapere dove l’avrebbe portato, sempre sul lungo lago?
Si incontrarono alle 3 al luogo prestabilito.
Virginie lo portò fuori e gli chiese di venire con lei su per un sentiero.
Jhon a metà strada le domandò:
<<Ma scusa dove stiamo andando?>>
Lei riprese ansimando:
<<Fra un po’ lo vedrai da te>>
Finalmente, dopo mezz’ora arrivarono ad una radura
e Virginie gli disse:
<<Guarda che bel panorama.>>

Jhon le sfiorò i capelli e chiese:
<<Come mai mi hai portato qui?>>
Virginie disse a bassa voce:
<<Per questo>> e lo baciò.

Da quel momento iniziò la loro storia d’amore che non è ancora finita.
Gabrielle, dopo aver ascoltato il racconto, infine disse:
<<Mamma: è così che hai conosciuto papà?>>
Virginie le disse con sguardo dolce:
<<Più o meno è andata così, ma adesso che ti ho accontentato tu accontenti me e vai a letto!>>
Gabrielle si addormentò sognando il racconto di sua madre.


 
 
 

Torna alla pagina delle
Fiabe di Cuoricina

 

Se Vuoi scrivermi...

Tatiana

(Tutti i diritti d'autore riservati a See e Tatiana Coquio)