In un cascinale alla periferia della città
c'era un pollaio con alcune belle gallinelle tronfie
e coscienti della loro importanza.
Un galletto, ancor giovane e pimpante,
passò lì accanto e vide le gallinelle.
"Sta un po' a vedere che farete quando arriverò
io!"
Disse ad alta voce.
Le tre pollastrelle si misero a canzonarlo:
"Vieni, vieni pure e troverai pane per i tuoi denti!"
Il galletto giunse accanto a loro ed iniziò
ad inseguirle.
Pareva un gioco, ma Bianchina capì subito che
il galletto Gheo
era un furbacchione, ma veramente simpatico
e si innamorò di lui.
Cominciò a fare la civettuola,
a raspare il terreno, a scuotere le ali, a spiluccare
fra la sabbia.
Gheo si accorse di quei giochetti, ma finse di nulla.
Anzi, cominciò a corteggiare Pallina, la più
grassottella.
Bianchina si adombrò, allargò le ali
e corse minacciosa verso Pallina.
La schermaglia stava per degenerare in rissa e Gheo
si mise tra loro ed esclamò:
"Smettetela sciocchine, adesso mi prenderò
per sposa la più tranquilla.
A me non piacciono le prepotenti"
Le gallinelle si acquietarono e Gheo le amò
entrambe.
Con un lieto "Coccodé" al mattino seguente
deposero le uova
ed iniziarono a covarle.
Ginetta, la bimba del fattore, ogni giorno si recava
presso
la chioccia per osservare la covata.
Ed ecco che un bel giorno sentì un "Croc croc":
era il guscio
di un ovetto che si apriva per far nascere un bel
pulcino.
A poco a poco si spaccarono anche gli altri gusci
e i pulcini, allegri e zampettanti saltarono fuori
e subito iniziarono a beccare sul terreno.
Gheo era soddisfatto della sua famigliola, ma venne
attratto da Billi,
un cagnetto arrivato dalla campagna vicina, seguito
da un cuccioletto
assai grazioso.
Gheo temette che Billi fosse un nemico e prese le
difese della sua figliolanza.
Alzò la cresta, si rizzò sulle zampette,
scosse minaccioso le ali
e lanciò nell'aria un possente "Chicchiricchì".
Billi si fermò di scattò e rimase in
attesa
di vedere chi mai fosse quel bel tipo così
strano.
Non aveva mai visto Gheo e fu un poco spaventato
e meravigliato.
Alla frenata improvvisa di Billi, anche Fufetto, il
cucciolo,
si fermò di scatto e fece un ruzzolone.
La scena era davvero divertente e Ginetta si sbellicò
dalle risa.
Billi annusò l'aria,
fece un "Bau Bau"
di soddisfazione, tranquillizzò
fufetto:
aveva capito che non c'era
nulla da temere,
ma intanto si allontanò
a considerare i fatti suoi.
Infatti aveva visto poco lontano Gioietta,
una graziosa cagnolina di cui si era innamorato.
Gioietta strabuzzò gli occhi ed il suo cuore
cominciò a battere forte.
Anche lei era innamorata di Billi.
Come lui si avvicinò lei iniziò a leccargli
le orecchie per sussurrargli
paroline affettuose.
Billi, gongolante ricambiava con moine e coccole.
Era una scena veramente commovente e Gheo capì
che doveva allontanarsi per non disturbarli.
Seguiamo ora i pulcini appena
nati.
Subito iniziarono a beccare,
come già ho detto.
Mamma chioccia insegnava loro
a scegliere il cibo,
discreta, senza imporsi.
I piccoli crescevano a vista
d'occhio e con il loro Pio, Pio.
correvano per l'aia.
Gheo era proprio orgoglioso
della sua famiglia,
che difendeva a beccate contro
gli intrusi.
Ma era soprattutto orgoglioso
di Chicco,
un piccolo galletto che gli
somigliava assai.
Lo contemplava ammirato,
lo accompagnava nelle
sue corsettine,
gli indicava i bocconcini
migliori.
Chicco così ingrassava
a vista d'occhio con il pericolo di finire presto in padella!
Per fortuna c'era Ginetta
a proteggerlo da una fine disastrosa.
A frequentare l'aia c'era anche
un'anatra che guazzava in uno stagno lì accanto.
Anatra, anatrella
sai che sei tanto bella!
Le tue piume colorate,
le tue zampette palmate
son graziose e delicate.
Quasi quasi io ti acchiappo
ed un boccone ne faccio!
Sapete chi cantava così?
Uno sfacciato predatore senza cuore.
Era una volpe, che si aggirava nel bosco vicino e che
aveva adocchiato
il pollaio desiderando fare un pasto prelibato.
Le galline, il gallo ed i pulcini erano al chiuso
durante la notte.
Per questo sperava almeno di acchiappare l'anatra.
Piano piano si avvicinava con passo felpato,
ma non aveva fatto i conti con Billi che era addetto
alla sorveglianza.
Ben presto Billi si accorse della presenza della volpe,
cominciò a ringhiare, ad abbaiare e quella
scappò così velocemente
che non si accorgeva neppure di una tagliola fra le
erbe
e per poco non ne veniva presa.
La vita nel pollaio
procedeva tranquilla:
Bianchina, Pallina,
Gheo, Anatrella, Billi, Fufetto, Gioietta, Chicco e fratellini,
nutriti e amati da
Ginetta trascorrevano ore liete in armonia ed erano felici!
..e questo bambine e bambini vi sia d'insegnamento: l'armonia č la miglior grazia che ci sia!