STORIA DI DUE OLANDESINI Storia
di due olandesini

In un paesino dell'Olanda vivevano Sanne e Lars,
due ragazzini molto vivaci.
La loro casetta era circondata da un prato irrorato da un ruscello.
Accanto un mulino a vento rallegrava l'ambiente.
Sanne era una bimba giudiziosa, sempre pronta a dare consigli
al suo fratellino Lars molto distratto e sprovveduto.
Lars aveva spirito avventuroso.
Un giorno volle scalare il mulino.
Si tolse gli zoccoletti
e cominciò ad arrampicarsi fino a raggiungere le pale.
Sperava di roteare attaccato ad una di esse.
Riuscì a salirci, la pala si mosse per un tratto,
ma poi si fermò.
Il punto d'arrivo era però così alto e lontano dal muro che
Lars non sapeva più come fare a scendere.
Cominciò a spaventarsi, a gridare "aiuto", ma nessuno lo sentiva.
Ad un tratto Sanne percepì il suo grido, ma non riusciva a capire da dove provenisse.
Chiamò a gran voce il fratellino:
"Ma dove sei? Fatti vedere.
Non fare lo sciocco, non è bello mettersi a gridare
senza mostrarsi!"

Nel campo di tulipani gialli poco lontano,
c'era Jan, un contadino amico di famiglia.
Udì Sanne gridare e capì che era successo qualcosa di grave.
Corse nel luogo da cui provenivano le grida di aiuto
e subito si rese conto dell'accaduto.
Immediatamente accostò una lunga scala alla casa vicina,
salì velocissimo e gettò, con un arpione, una corda al malcapitato.
Lars aveva paura ad aggrapparsi a quella corda di salvataggio,
ma capì che era l'unico modo per ridiscendere.
Mentre Sanne tremava per l'ansia assistendo alla scena,
Lars finalmente riuscì a calarsi e promise che mai più avrebbe fatto una simile acrobazia.

Le promesse dei bambini sono come quelle proverbiali dei marinai.
Non mancò l'occasione per quel briccone di mettersi ancora nei guai.
Un giorno d'inverno si recò con alcuni amici, tra cui c'era Thomas,
più spericolato di lui, si recò dicevo,
in un paesino poco lontano, dove c'era un laghetto gelato.
Memori della lettura del libro "Pattini d'argento",
vollero emulare i protagonisti del libro.
Non avevano pattini, ma solo i loro zoccoletti.
Cercarono di slittare sulla superficie gelata del laghetto,
ma lo strato di ghiaccio si ruppe e finirono nell'acqua gelida.
Il freddo intenso, la paura, li paralizzò, ma anche questa volta l'angelo custode venne in loro soccorso.
Passava lì accanto un pescatore che aveva l'intenzione di prendere qualche pesce rompendo la superficie gelata.
Vide l'annaspare dei ragazzini e riuscì a trascinarli a riva.
Non era facile riscaldarli, bagnati com'erano!
Li accompagnò nella propria abitazione e accese un bel fuoco,
che li rianimò.
Sanne, preoccupata per il ritardo del fratello,
cominciò a cercarlo nei luoghi dove sapeva era solito recarsi.
Arrivò al laghetto e fu informata dell'accaduto.
Come ritrovò il fratellino lo riprese bruscamente.
Lo minacciò di dire tutto al babbo e di farlo punire.



Gli scolari della classe dei due fratellini
teneva una corrispondenza per mezzo di E-mail con una classe italiana.
Si scrivevano in inglese, lingua studiata a scuola sia in Olanda che in Italia.

Gli alunni italiani, con i loro insegnanti, riuscirono ad
organizzare un viaggio per recarsi a trovare gli amici olandesi.
L'emozione di Sanne e Lars era al massimo.
Con i compagni cominciarono a tracciare uno schema di proposte
per i luoghi da visitare.
Appena arrivarono gli amici italiani si fece una gran festa.
Saluti, abbracci, scambio di presentazioni.
Quindi un giro per la cittadina,
una sosta in un caffè per sorseggiare una bibita o un gelato.
 


Era il mese di maggio.
La fioritura dei tulipani era al suo massimo.
I campi di fiori bellissimi attrassero l'attenzione dei visitatori.
Mai avevano visto distese così ampie di tulipani.
Qualcuno era riuscito a coltivarne solo uno o due in un vasetto!

  Quello però che trovarono più strano fu incontrare mandrie di buoi a pascolare in prati accanto alle spiagge del mare.
L'erba riportata durante i lavori di bonifica permetteva anche questo.
Avevano studiato a scuola che gli olandesi, con un lavoro assiduo di molti secoli, avevano trasformato una costa sabbiosa, battuta dal vento e disseminata di lagune, in un terreno fertile e florido.
Un tempo vi erano molte collinette di due o tre metri, chiamate "dam", parola che  rimase come suffisso in molti nomi di città, come Amsterdam, Rotterdam, ecc. Poi queste collinette furono unite con dighe per proteggere la terra dalle inondazioni del mare.
Ma le curiosità erano ancora tante da scoprire.
Durante una gita al mare, i ragazzi italiani si stupirono di osservare una infinità di biciclette parcheggiate accanto alla spiaggia. Già, la bicicletta è proprio il mezzo più usato dagli abitanti di questo strano paese!
I tulipani, le mucche al pascolo lungo la spiaggia, il gran numero di biciclette osservate, furono le prime cose che colpirono l'attenzione dei visitatori.
Non avevano ancora incontrato, però, i famosi mulini a vento!
Quando ne incontrarono non mancarono gli "OOHH" di meraviglia.
"Certo che vederli sul posto non è la stessa cosa che studiarli sui libri!" esclamò Marco, approvato dagli altri.
I piccoli turisti poterono incontrare persone che portano ancora zoccoletti di legno e cuffiette tipiche con le piccole ali laterali.
Si vedono talvolta persone in costume durante le feste folcloristiche, i mercati, la domenica ecc. ma ci sono molti oggetti caratteristici nei negozi.
I nostri amici, vollero fermarsi ad acquistarne qualcuno prima di lasciare quel meraviglioso paese, ricco di storia e di curiosità.


Purtroppo le giornate volarono e non rimase neppure il tempo per una visita ai musei, ricchi di opere d'arte.
Con rimpianto, gli italiani salutarono gli amici,
che promisero di ricambiare un giorno la visita recandosi in Italia.

Olanda, terra di sogno,
ti esaltiamo tutti in coro.
Mille colori, mille profumi,
fiori, armonie,
nelle tue vie.
Canali, mulini, fiumi
ed ancora graziosi costumi.
Rimani nei cuori
con nostalgia
di tutti quanti i visitatori.

FINE

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Fiabe di Cuoricina

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Mariangela

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