LA
LEGGENDA
Una sera un gruppo di amici comincia
a raccontare storie di orrore e leggende; da quel momento decisero di farlo
tutte le sere.
Jessy una sera raccontò una
leggenda che gli era stata tramandata da suo padre morto in un incidente
due anni prima, infatti decise di raccontarla solo dopo due anni e non
dopo quattro come era stabilito, dalla leggenda stessa.
Tutti i ragazzi erano felici di
quel gesto coraggioso che aveva fatto Jessy, tutti erano felici di sentirgli
raccontare quella leggenda, tutti tranne la sorella perché lei sapeva
che se Jessy l’avesse raccontata sarebbe andato incontro a morte certa.
Sara la sorella di Jessy era l’unica
ragazza del gruppo ed era la più brava a raccontare le storie che
oltretutto erano le più fantastiche e fantasiose ed era contraria
a cosa stesse raccontando il fratello, quindi dopo averlo avvertito di
ciò che il destino gli avrebbe destinato se ne andò
indignata e l’unica cosa che sentiva erano le risate dei ragazzi
e Jessy che diceva:<<Sara è soltanto una stupida credulona.>>
La leggenda narra di un paesino
dove ogni anno si celebra una festa dove il primogenito veniva sacrificato
portandolo nel bosco e ardendolo vivo, di questo fatto erano a conoscenza
soli i “vecchi” del paesino.
Una notte un ragazzo e una ragazza
di un cittadina vicina erano in quei boschi per raccogliere delle bacche
che crescevano solo lì, ad un certo punto videro del rossore in
fondo alla vallata dove erano, quindi decisero di andare a vedere cosa
fosse successo.
Arrivati in quel punto videro …
Jessy cominciò a tremare e i ragazzi pensarono che fosse un effetto
scenico, intanto Jessy balbettando disse:<< Guardate dietro di voi
ci sono due uomini che stanno bruciando vivo un ragazzo.
I ragazzi si girarono stando allo
scherzo e anche loro videro ciò che diceva Jessy, cominciarono a
correre e si chiusero tutti in casa tranne Jessy, rimasto impietrito da
quella visione orrenda.
A quel punto gli ritornarono in mente
le parole della sorella e muovendosi finalmente riuscì a scappare
anche lui.
Quella stessa sera Jessy raccontò
tutto alla sorella, ella gli disse:<< Questa storia è iniziata
per colpa tua, la leggenda non la dovevi raccontare a quella banda di cretini
che trovavano il tuo gesto eroico. Un'altra cosa molto importante che tu
non sai è che fatto ricominciare la faccenda, adesso ogni anno in
questo periodo qualcuno verrà ucciso arso vivo.>>
Jessy stette zitto per qualche minuto
e poi disse:<<Avevi ragione tu! Non dovevo raccontare la leggenda
a quello banda di cretini e noi adesso dobbiamo fare qualcosa per fermare
il maniaco venuto dal passato per impedire che qualcuno si faccia ancora
del male.>>
Sara disse:<< Adesso ti racconterò
la fine di questa leggenda per farti capire di più la gravità
della situazione; il ragazzino che venne salvato da quella fine orrenda
era il trisnonno di nostro padre e adesso per salvare la prossima vittima
dovremmo fare come quei ragazzi, cioè uccidere il killer.>>
Passarono prima i giorni e poi i
mesi e per i due ragazzi fu un anno difficile perché si dovevano
preparare a come uccidere l’assassino, ma soprattutto come salvare il ragazzo
che fosse prescelto.
Il giorno dopo della fine della
scuola sia Sara che Jessy erano perplessi perché quella notte di
orrore ed erano consapevoli che in quella notte sarebbe finita la loro
preoccupazione.
Quella sera non mangiarono niente
per la paura dissero ai genitori che uscivano per fare un giro con
gli amici. Arrivarono al bosco dove ovviamente gli amici non c’erano e
si nascosero dietro i cespugli; il piano era di tramortire l’uomo nascondere
il ragazzo e infine bruciare l’assassino venuto dal passato.
Aspettarono per un bel po’ poi sentirono
dei fruscii venire da lontano ed ad un tratto sentire dei mugolii, capirono
che era il momento aspettarono che l’uomo dispose i pezzi di legno e mentre
stava legando il prescelto lo tramortirono Sara slegò il prescelto
e gli disse:<<Senti, adesso nasconditi dietro i cespugli e non fare
domande dopo ti spiegheremo.>>
Jessy legò l’assassino del
passato e con l’accendino rubato al la madre accese i ceppi.
Alla fine rimasero un mucchio di
ceneri, riportarono il ragazzo a casa che non fece domande e i due ragazzi
se ne ritornarono a casa contenti che questa storia fosse finita.
Dopo dieci lunghi anni Jessy scoprì
che Sara gli aveva mentito la leggenda finiva in un modo molto più
spiacevole i due ragazzi morirono insieme all’assassino.