Sulla foglia di un ramo coperto dalle prime gemme, giacevano
due goccioline.
Le chiameremo Gota e Gheta.
Gota era più piccolina e si rivolgeva sovente
a Gheta per conoscere la sua origine, la strada che aveva fatto per arrivare
fino lì.
Non ricordava come era nata, da chi e perché.
Con pazienza Gheta spiegava, cercando di ricordare anche
lei il suo cammino.
All'inizio si trovavano su di una montagna, quando il
sole fece sciogliere la neve di un ghiacciaio. Le goccioline brillavano
al sole e piano piano scesero dai monti, saltando sui sassi, correndo tra
i boschi in piccoli ruscelli.
Quanti alberi, quanti fiori!
E' tutta una meraviglia. Ad un certo punto vengono travolte
da una ripida cascata.
Non si spaventano le due sorelline, si lasciano trascinare
e vanno verso il piano.
Cambia lo spettacolo. La corsa è più tranquilla
quando si tuffano in un torrentello pianeggiante. Ci sono tante sorelline
venute da ogni parte, portate lì da tanti altri ruscelli: fanno
presto amicizia e ciascuna racconta la sua storia.
Il paesaggio assume colori ed aspetti nuovi. Il torrente
incontra un laghetto e vi si tuffa. "Come è riposante stare qui"
esclama Gota. "Non andiamocene più".
Invece, eccole di nuovo fuori dal laghetto.
Passano accanto ad un prato, dove una mandria sta sfamandosi
con l'erba fresca.
La corsa non è ancora finita.
Le goccioline vengono trasportate dal torrente che si
ingrossa sempre più fino a valle, entrano nella gora di un mulino,
ne escono e corrono fino al fiume. "Come è grande" esclama Gheta
"Mi fa quasi paura se non ci fossero con noi tante sorelline venute da
lontano come noi e saltellanti felici l'una accanto all'altra."
Il fiume si allarga, trascina nel suo andare rami staccatisi
dagli alberi, massi caduti dalla montagna e tanti altri detriti. Va e va,
attraversa città, scorre sotto i ponti e giunge fino al mare.
"E' la fine - pensa Gota - non c'è più
speranza per noi."
Ma non è così. Ad un certo punto le goccioline
si sentono alzare in volo.
E' il sole, che fa evaporare l'acqua del mare e le porta
su, in alto, insieme a tante altre goccioline.
Sono tutte unite, chiuse in una nube nera e, dopo poco:
un rombo, un tuono, un lampo, ed ecco le due sorelline precipitano sulla
terra.
La terra si rallegra per la tanto attesa pioggia.
Gioiscono nella frescura tutti gli esseri dei prati e
del cielo, mentre i bimbi giocano felici ben riparati da un grande ombrellone
e protetti da stivaletti e impermeabili.
Ecco come mai Gota e Gheta erano finite sulla foglia di
quell'albero.
Non passa molto tempo che le goccioline vengono riportate
in alto dai raggi del sole, si ritrovano nel ghiacciaio, al punto di partenza
e di lì riprendono il loro viaggio, viaggio senza fine.