C’erano una volta due bambini.
A dire il vero non eran bambini,
ma due graziosi scoiattolini.
Molto graziosi.
Molto vivaci.
Intelligenti oltre ogni dire.
Tutto osservavano
Tutto guardavano
e… giudicavano.
Sempre d'accordo
Sempre insieme.
Uno parlava, l'altra
ascoltava.
Poi sorridenti l'agir
decidevano.
Vivevano al mare
in un paesino
piccolo piccolo, ma
tanto bellino.
Boschi
e distese di verde intorno.
Potevano
saltare e giocare
per
tutto il giorno.
Vestivano
entrambi alla marinara:
pantaloni
grigi,
maglietta
rigata
con
cappellino
aveva
Duccio
Un
vestitino un po' azzurrino
con
collettino
striato
di bianco e così il cappellino
aveva
Nuccia.
Figli di boschi,
ma amavano il mare.
E sulla nave
amavan viaggiare.
Duccio al
timone
attento guidava
sì
che la rotta
mai lui sbagliava.
Nuccia prudente
gli stava
accanto
e, con un
canto,
l'incoraggiava.
"Vai
più a destra.
Attento alle
rocce.
Così
va bene.
Prosegui
sicuro!"
Vanno
e vanno Duccio e Nuccia
e
non si curan se qualcosa li cruccia.
Hanno
l'amore che forte li unisce
e
l'onda del mare che la nave lambisce.
Eccoli
al largo, in mezzo al mare.
Gettano
l'ancora. Si voglion fermare.
"
E' troppo bello: restiamo qui"
esclama
Nuccia
"per
tutto il dì"
"Ma
stai un po' attenta
togliti
di lì!"
Esclama
Duccio preoccupato.
"Sai,
puoi cadere ed affogare!"
Ma
Nuccia imprudente si sporge troppo
cade
nell'acqua e il mare è mosso.
Non
sa nuotare la poverina
e
Duccio si butta in suo soccorso.
Entrambi
stanno per affogare
quando: MIRACOLO!
Un delfino appare.
Sulla sua groppa accoglie
i tapini
e li trasporta nei
lidi vicini.
Proprio in quel lido
c'è un pescatore.
Abile e svelto l'amo
gettava
e molti pesci così
pescava.
"Oh poveretti, li
fa morire!"-
esclamò Nuccia
col batticuore.
"Deve pur mangiare
quel poveretto.
Tu non guardare se
ti fa effetto!"
Duccio realista non
si commuoveva,
ma scantonò
veloce in silenzio.
Oltre la riva s'incamminarono
e alcuni amici lì
incontrarono.
Erano piccoli e grandi
animali,
tutti simpatici, tutti
cordiali.
Ma più di tutti,
con simpatia,
a loro incontro si
fece Mattia.
Mattia era un cuccioletto,
giocherellone,
e saltellava
con un pallone.
"Come sei bello, e tanto carino"
esclamò Nuccia - "Vieni
con noi,
sei tutto solo e tanto piccino!"
Rise Mattia, ma disse: "Non
posso!
mamma mi aspetta per colazione.
Se non arrivo prende un bastone..."
"Come è severa la mamma
tua!
Ti accompagniamo se tu lo vuoi"
Così insieme
il terzetto si avvia
verso la casa del
bravo Mattia.
Già sulla porta
c'è mamma Rosa,
con piglio severo
e niente gioiosa.
"Dove sei stato, o
bricconcello?!
vieni un po' qui brutto
monello!"
Lo sguardo truce,
l'aspetto severo,
niente di buono
promette davvero.
"Sia clemente, non
lo castighi"
supplica Duccio
"La prego anch'io"
mormora Nuccia.
"L'abbiam trovato
a pochi passi. Stava
giocando
allegro e felice.
Nulla di male stava
facendo".
"Per questa volta sei
perdonato,
ma guai a te se non
ubbidisci!
Ringrazia gli amici
e vai in cucina."
Così decide
la brava mammina.
Nel bosco vanno i due
bambini,
o meglio è
dire scoiattolini.
Ecco una mucca: sembra sperduta.
"Un aiuto, vi prego, non trovo la strada
per ritornar tra le mie sorelle!"
Così esclama Moretta affannata.
"Vieni con noi - esclama Duccio -
più non temere ora sei salvata"
Insieme tornan sui loro passi
e in coro un canto intonan di gioia:
"Viva la vita, viva l'amore
mai più tristezza nel nostro cuore.
Fuggi da noi malinconia
cantiamo insieme con allegria!"
Piacque il canto anche a Moretta
che camminava, ma senza fretta.
L'erba gustava che il prato le offriva
con un muggito ed un "EVVIVA"
Un rombo nel cielo
si fece sentire:
un elicottero ecco
apparire.
"Mi piacerebbe nel
cielo volare -
sospirò Duccio
pronto a sognare. -
Vorrei vedere città
lontane,
luoghi deserti, colline
ubertose".
"Non dire sciocchezze,
mio caro Duccio
senti il profumo di
queste rose!"
Così dicendo
Nuccia ridendo
gli offrì
dei fiori appena sbocciati,
ma veramente ben profumati.
Passan
le ore
scende
la sera
la
luna appare
e
porta a sognare.
Il
prato invita,
l'aria
è fresca
si
stendono i due
e
iniziano a fare...
lo
sai che cosa?
Una
bella dormita.
Torna alla pagina delle
Fiabe di Cuoricina |
|
Se Vuoi scrivermi...
Mariangela
(Tutti i diritti d'autore riservati a See e Mariangela Vinci)