Il bambino abitava in una casupola in mezzo ai campi
e il suo babbo faceva il contadino.
Quel campo di grano l'aveva arato lui,
guidato dal bue Cornelio.
Cornelio era un bue tranquillo,
proprio come quello della poesia del Carducci.
Beniamino, il bimbo, accompagnava volentieri il babbo
osservando il suo lavoro.
Fu così che un giorno iniziò un dialogo
con un chiccolino.
Beniamino aveva il dono di parlare con la natura e di
capirne la voce.
Il chiccolino disse ancora di avere molti fratellini
e che sotto terra c'erano anche molti altri abitatori.
C'era per esempio un formicaio, con una vera colonia
di formiche..
UNA COLONIA DI FORMICHE
LE FORMICHE VIVONO INSIEME IN LARGHI GRUPPI CHIAMATE COLONIE
.
UNA COLONIA PUÒ AVERE CENTINAIA , MIGLIAIA O PERSINO
MILIONI DI FORMICHE.
LE FORMICHE SCAVANO NIDI SOTTOTERRA CON MOLTE STANZE
E TUNNEL.
LE FORMICHE SONO MOLTO FORTI . ALCUNE POSSONO SOLLEVARE
COSE PESANTI ANCHE CINQUANTA VOLTE IL LORO PESO: COME SE UNA PERSONA SOLLEVASSE
UN PICCOLO ELEFANTE
Chiccolino aveva paura di loro,
perché sapeva che cercavano cibo nel terreno
e i chicchi di grano erano prelibati.
Beniamino tranquillizzò il suo amico e promise
che avrebbe portato ogni giorno delle briciole di pane
per sfamare le formicuzze, purché esse non toccassero
Chiccolino.
Il patto venne rispettato, così Chiccolino con
i suoi fratellini poté restare tranquillo.
Incredibile scovare quanti siano gli abitatori del sottosuolo.
Non c'erano solo le formiche.
Abitante molto importante del sottosuolo è il
lombrico che con il suo instancabile scavare traccia un reticolo di minuscole
gallerie
che contribuiscono ad areare il terreno.
La presenza nel suolo del lombrico è segnalata
dal gran numero dei caratteristici mucchietti di terra: più essi
sono numerosi, più il terreno sarà fertile.
Chiccolino amava i lombrichi: era contento perché
se il terreno
era fertile, poteva nutrirsi di più e crescere
più in fretta.
Ma non erano solo i lombrichi a fare mucchietti di terra.
I caratteristici cumuli di terreno smosso nei prati,
stanno ad indicare la presenza di un piccolo mammifero che vive prevalentemente
nel sottosuolo: la Talpa.
E' molto rara da vedere, perché trascorre la maggior
parte del tempo sotto terra scavando lunghissime gallerie.
Ha un corpo molto piccolo, occhi molto piccoli, ma ci
vede molto bene, a differenza di quello che si pensa. Ha delle piccole
zampe, ma con unghie molto robuste che servono per smuovere la terra.
E' dotata di una pelliccia particolare con il pelo che
si può muovere in ogni direzione, per cui può anche indietreggiare
senza difficoltà nei cunicoli.
Per loro il tempo non esiste, sono attive sia di giorno
che di notte, sia d'estate che d'inverno, sempre in cerca di lombrichi
e larve. per ricercare le prede non utilizza la vista , ma l'udito e l'olfatto,
sviluppatissimi.
Essendo costretta a cibarsi molto, crea anche delle dispense
di lombrichi.
Un altro abitante del sottosuolo è il Grillotalpa,
vorace divoratore di radici, di uova e larve di insetti.
C'è poi anche il Tasso.
E' un animale del sottobosco e del sottosuolo,
come la famosa vecchia talpa.
Vive e agisce tra il terriccio umido, lo strame,
i tronchi marcescenti, il lumbricume.
Vive in tane sotterranee assai ampie costituite da gallerie
e numerose uscite, parte di queste tane vengono allargate e successivamente
abitate da generazioni successive di tassi. Il tasso vive a piccoli gruppi
familiari, pur non disdegnando un'esistenza solitaria. Durante l'inverno
rimane nella propria tana senza però entrare in un letargo vero
e proprio.
Questi animali però non costituivano
un pericolo per chiccolino
Intanto Chiccolino cresceva.
Venne il caldo, mise il germoglio,
rinforzò le radici e mise una spiga.
Quanti fratellini in questa spiga!
Storia dei chiccolini di grano
di SAHAJA YOGA
Era una bell’estate e nei campi
il grano era ormai maturo.
Arrivarono gli uomini, che iniziarono a tagliare le spighe,
poi le raccoglievano e formavano le presse.
Le presse venivano caricate sui trattori e portate al
mulino per fare la farina.
Il grano era molto, e quando arrivò la sera, gli
uomini benché stanchi erano soddisfatti per il buon raccolto!
L’ultimo carico di presse si stava allontanando lentamente
sul trattore, nessuno si accorse che era caduta una spiga di grano e da
lei stavano uscendo dei chicchini!
Ohhh… esclamarono i chicchini, dove siamo? Forse ci hanno
perso, cosa facciamo?
Qualcuno disse: stiamo calmi e aspettiamo che ci tornino
a prendere!
Intanto il tempo passava, l’Estate stava finendo e gli
uccellini erano in cerca di cibo.
E quando videro tutti quei chicchini si buttarono in
picchiata per beccarli…arrivarono proprio vicinissimi, quando, s'alzò
una gelida folata di vento, che portò lontano tutti i chicchini,
Ma gli uccellini si riavvicinavano e allora il vento
li spingeva ancora più lontano.
Dopo un po’ di quest'inseguimento gli uccelli si stancarono
e decisero di andare alla ricerca di cibo più facile!
Che paura!.. Ai chicchini batteva forte il cuore per
lo spavento e, per di più si erano tutti infreddoliti.
Si strinsero tutti vicini uno all’altro per scaldarsi
quando, sentirono un forte rumore di tuono, e, di lì a poco iniziò
a piovere fortissimo! Rischiavano di affogare con tutta quell’acqua!
Iniziarono ad agitarsi, parlavano tutti insieme…chi diceva
di fare una cosa chi di farne un’altra, insomma facevano una gran confusione
senza concludere niente!
Quando, uno di loro disse: sssst…fate silenzio… ascoltate!
Allora sentirono una voce molto dolce che diceva: chicchini…
non abbiate paura…venite, venite dentro a me…era Madre Terra che li chiamava
ed aveva preparato un posticino, per ognuno di loro.
Ecco, disse, accoccolatevi, state comodi? Non vi preoccupate
io vi proteggerò dal freddo, dall’acqua e dagli uccellini. Vi nutrirò
dandovi tutto il necessario, affinché a Primavera possiate germogliare.
Dormite pure, state tranquilli io penserò a voi per tutto l’inverno!
Cosi parlò loro Madre Terra.
Arrivò l’inverno con pioggia torrenziale, gran
freddo, gelo e neve, ma, i chicchini dormivano beati dentro Madre terra
al calduccio, proprio, come i bambini ed i cuccioli nella pancia della
loro mamma!
Intanto la stagione fredda stava finendo, ed il sole cominciava
a solleticare madre Terra coi suoi raggi tiepidi! Era il modo di dirle
che era tempo che svegliasse i chicchini.
Allora madre terra iniziò a guardare uno ad uno
tutti i chicchi, per vedere se erano cresciuti, se avevano sviluppato delle
radici abbastanza forti da poter uscire.
Dopo un attento controllo Madre Terra era proprio soddisfatta!
I chicchini si erano fidati e lei aveva potuto renderli grandi, forti e
con delle bellissime radici robuste, a prova del vento più forte!
Erano proprio pronti per nascere!
Sveglia …sveglia…iniziò a dire Madre Terra, siete
pronti, siete grandi oramai, non abbiate timore, io continuerò a
nutrirvi attraverso le vostre radici, ma ora è tempo che conosciate
vostro padre il sole!
Allora i chicchini iniziarono ad uscire uno ad uno…..e
quando furono nati, alzarono tutti insieme le braccia verso il sole gridando
fortissimo JAI! JAI!JAI!