ALLA RICERCA DEL TESORO


Ma quale tesoro?
Oro? richezze? prodigi? potere?

Tutto può essere un tesoro se soddisfa l'animo e riempie di gioia il cuore.
Tesoro possono essere i figli. Tesoro quindi la famiglia.
Tesoro un amico.
"Chi trova un amico trova un tesoro!"

Voglio raccontarvi una storia che parla di un'amicizia vera,
sincera, disinteressata, veramente un tesoro.




 

In un prato pascolavano insieme Rossino e Brunetto, due cavallini.
Vivevano nello stesso casolare, non erano fratelli, ma solo amici.
Già: anche tra gli animali può nascere un'amicizia profonda, vincolante.
Dove andava Brunetto là c'era anche Rossino, quasi fosse uno l'ombra dell'altro.
Non erano sempre stati insieme. Ciascuno aveva la sua storia.
Rossino veniva da un cascinale dove era stato utilizzato per il trasporto: un carro,
un calesse, una doma o qualunque cosa al padrone necessitasse.
Era trattato bene, ma sempre affaticato. Non gli mancava la biada
né la pulizia del pelame, aveva una coperta per la notte,
ma era solo e triste.
Un giorno il padrone morì e gli eredi volevano vendere il casolare
per trasferirsi in città.
Rossino fu venduto ad un contadino che lo apprezzò molto
e capì che se fosse rimasto con lui non avrebbe potuto mettere in risalto le sue qualità. Il nuovo padrone aveva un amico che allevava cavalli
per addestrarli alla corsa. Rossino era ancora giovane e adatto ad essere cavalcato.
Così Rossino fu inviato alla nuova destinazione dove trovò Brunetto.
Erano coetanei e desiderosi di correre nei prati.
Vennero cavalcati dai figli del padrone e, felici correvano insieme per boschi e valli saltando siepi e torrenti.
Erano assai veloci e attenti.
Così divennero amici.




Incontrarono tanti altri cavallini, tutti vispi e allegri come loro.
Molti erano liberi e procedevano spediti verso mete lontane.
Rrunetto e Rossino avrebbero voluto seguirli, ma non avevano il coraggio di allontanarsi troppo dalla loro stalla.
Un giorno però decisero di affrontare
l'avventura di una scappatella.
Era veramente bella la libertà! Ma non sapevano
a quanti pericoli potevano andare incontro.
Dopo una lunga trottata si trovarono nel folto di un bosco
e, all'improvviso, ecco apparire un animale sconosciuto.
Era un panda.

Questi se ne andava per i fatti suoi in cerca di cibo,
ma quando vide i due cavallini si fermò ed a loro parve una minaccia.
Affrettarono il passo e, nella foga della loro paura, Brunetto si impigliò con la criniera in un ramo sporgente e non riusciva più a amuoversi.
Rossino, come vide il suo amico in pericolo, si bloccò.
Gli corse accanto e cominciò a nitrire alzandosi sulle zampe posteriori.
Il panda, che era ancora giovane ed inesperto, si prese paura e fuggì.
Ma come salvare l'amico togliendolo dalla scomoda posizione?
Si sa che i cavalli sono molto intelligenti e così escogitò un mezzo per liberare la criniera impigliata.
Prima provò con il muso ad allontanare il ramo,
ma non ci riuscì. "Avessi le mani, come gli uomini" - pensò.
Poiché non riusciva nel suo intento si mise a nitrire e in modo così lamentevole che un cavaliere di passaggio si impietosì e corse veso di lui.
Capì di che si trattava e liberò Brunetto che, piegandosi sulle zampe anteriori, fece un bell'inchino in segno di ringraziamenteo. Altrettanto fece Rossino ed il cavaliere fu stupito e commosso.



Coloro che hanno dimetichezza con i cavalli sanno capirli e parlano con loro, così il nuovo arrivato si interessò alla loro vita e volle conoscere da dove provenissero.
I due cavallini si misero a spiegare:
"Il nostro padrone si chiama Tonio e vive in un casolare
al principio del paese: Noi stiamo bene con lui, ma abbiamo voluto assaporare la libertà per qualche momento ed ora, data l'avventura che ci capitò con l'orso, non sappiamo più trovare la strada di casa, cioè della nostra stalla."
Il cavaliere rispose:
"Toni è un mio amico. Se volete seguirmi vi riaccompagnerò da lui"
Detto fatto. I due amici lo seguirono e lo pregarono di giustificarli con Toni.
Non ci furono consegutenze, dato che Toni amava molto i suoi cavalli e non li rimproverò nemmeno. Si limitò a raccomandare loro di non provarci più.


IL FUOCO

Dopo qualche giorno alcuni turisti si fermarono nel bosco per un picnic.
Distratti e maleducati, lasciarono acceso un focherello che cominciò ad estendersi e attizzare i rami secchi, poi le foglie e si espanse in pochi momenti bruciando parte del bosco.
Era spaventoso!! Gli uccellini e tutti gli animali abitanti del bosco
fuggivano e molti non trovarono scampo.
I contadini del villaggio viino si diedero da fare con secchi d'acqua formando una catena, mentre attendevano l'arrivo dei pompieri.

Giunsero con un elicottero per spargere l'acqua più velocemente.
I nostri due amici, pur essendo terrorizzati dalle fiamme, si diedero un gran da fare per trasportare i feriti, per soccorrere gli animali in fuga, e dimostrarono sia la loro amicizia che la loro disponibilità.
Fortunatamente l'incendio fu domato. I feriti, subito soccorsi, guarirono in breve tempo e tutti si complimentarono con Tonio per possedere due cavallini così coraggiosi e forti.



Rossino e Brunetto si sentivano fieri e nitrivano di gioia.
Il tempo trascorrva tranquillo nel cascinale di Tonio.
Venne il momento in cui stavano per svolgersi le gare ippiche.
Ormai i due amici erano pronti per affrontare la competizione.
Furono caricati su un furgone attrezzato per il loro trasporto e giunsero allo stadio.
Entrambi erano agitati e anche un po' preoccupati.
"Ce la faremo? Sapremo almeno arrivare tra i primi?"
Si dicevano l'un l'altro.
I cavalli erano pronti per scattare al via. Quando lo sparo diede inizio alla gara partirono tutti velocissimi.
Brunetto e Rossino all'inizio erano un poì storditi e si trovarono tra gli ultimi.
Ma, appena si resero conto di ciò che stava accadendo, si rincuorarono a vicenda, scattarono e ben presto ripresero la corsa sorpassando gli altri, uno dopo l'altro.
Tonio non stava più nella pelle per la gioia e, anche se non se lo aspettava, fu esultante quando sentì proclamare:
A pari merito sono arrivati primi al traguardo Rossino e Brunetto della scuderia di Tonio!
E chi li teneva più?
Tutti si complimentavano con loro, li accarezzavano,
porgevano carote e leccornie varie,
ma i due amici erano solo felici di essere arrivati insieme
senza che uno dei due dovesse soffrirne.
Parteciparono ancora ad altre gare sempre comportandosi egregiamente.
Così la vita trascorreva serena e arrivarono alla vecchiaia senza gravi problemi.
La loro storia termina qui per noi,
perché vogliamo ricordarli vivi, felici e vittoriosi.


FINE

 
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Fiabe di Cuoricina

 

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Mariangela