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NOTTE DI CAPODANNO: Benvenuti e buon divertimento...


Ultimo giorno dell'anno.
Nel cielo ormai buio luci intermittenti rischiarano l'orizzonte.
Sono i fuochi artificiali che da qualche ora ormai salutano l'anno che se ne va nell'attesa di quello nuovo.


Tre bimbi osservano tranquilli le varie esplosioni luminose
sono incantati davanti a quello spettacolo.
Ad un tratto però un forte boato, come il colpo di una bomba
li atterrisce.
"Scappiamo" - dice il più piccolo  -
"Non avere paura: è solo un petardo più grande gettato
da qualche ragazzaccio"
La gioia della festa è però turbata e si avviano verso casa.
Lungo il cammino incontrano un cagnetto che, spaventato dai botti,
 è riuscito a svincolarsi dal guinzaglio e fugge, fugge senza meta,
davanti agli occhi addolorati del suo padrone che non sa come
raggiungerlo.
I tre ragazzi si uniscono nella ricerca e rincorrono il
cane, sempre più spaventato.
Finalmente il cucciolo si è fermato al riparo di una siepe
e si lascia avvicinare.
Rassicurato dalle carezze dei bambini,
viene riconsegnato al suo padrone, che se lo stringe fra le braccia
e lo riporta a casa.



Intanto nelle case si saluta il nuovo anno stappando le
bottiglie di spumante, lanciando coriandoli e stelle filanti come a carnevale.

Un disco sprigiona allegre musiche, che invitano alla danza


Intanto fuori scendono i primi fiocchi di neve
e svolazzano anche loro in allegria, mentre una campana suona festosa
l'ora del passaggio di anno.


 




La notte ha visto bimbi allegri giocare con le palle di neve
caduta abbondantemente, incuranti del sonno per l'ora ormai tarda.
Salutano così il nuovo anno, con gioia contagiosa anche agli adulti.
Sono ben coperti nei loro cappottini e sciarpe di lana.
Non sentono il freddo né il sonno.
Le mamme li richiamano, ma non sono ascoltate!

Intanto un coniglietto bianco, forse anche lui spaventato dai botti,
scappato chissà da quale casa,
arrivò stanco e intimidito in un cespuglio dove trovò
riparo tra le foglie di un biancospino.
Aveva freddo, ma aveva paura ad uscire da quel riparo
per cercare la strada che aveva smarrito e che avrebbe potuto
riportarlo nella sua casetta.
Lo videro i tre ragazzi, che finalmente si erano decisi ad ascoltare
il richiamo delle mamme.
Si avvicinarono delicatamente al povero animaletto
e lo riscaldarono accogliendolo sotto i loro cappotti.
"Povero amico, come sei infreddolito e impaurito"
Esclamarono.
"Ora sei con noi, non temere.
Guarda, mamma, chi abbiamo trovato, chissà di dove viene!"
La mamma disse che forse sapeva a chi appartenesse.
"Deve essere Cini, il coniglietto della bimba della
signora che abita nella casa accanto alla nostra.
Proviamo a portarglielo, chissà come staranno a cercarlo."
Infatti la padroncina di Cini era ancora sveglia e molto preoccupata per il suo amichetto.
Erano stati tutti affannati nella ricerca inutile ed erano ormai quasi rassegnati a non ritrovarlo, più quando il suono del campanello
li fece sobbalzare.
"Chi sarà mai a quest'ora?"
esclamò il babbo.
E si affrettò ad aprire.
Quanto stupore nel vedere i suoi vicini!
E ancora più grande fu la meraviglia e la gioia nello scorgere
il loro amato Cini.
Lo tenevano come un cagnolino e lui corrispondeva
con affetto alle loro cure.
"Accomodatevi, brindiamo insieme al nuovo anno!"
Fu l'invito della mamma, mentre la bimba
si coccolava il suo Cini coprendolo di baci e carezze.



Fu questo l'inizio felice del nuovo anno,
fu quello un Capodanno indimenticabile nella gioia condivisa,
prima con il padrone del cagnetto sperduto e poi con quella
famiglia che, pur vicina di casa, non aveva mai avuto l'occasione
di un incontro affettuosamente così sincero come quello
di quella notte.



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