Tre bimbi osservano tranquilli le varie esplosioni
luminose
sono incantati davanti a quello spettacolo.
Ad un tratto però un forte boato, come il colpo
di una bomba
li atterrisce.
"Scappiamo" - dice il più piccolo
-
"Non avere paura: è solo un petardo più
grande gettato
da qualche ragazzaccio"
La gioia della festa è però turbata
e si avviano verso casa.
Lungo il cammino incontrano un cagnetto che, spaventato
dai botti,
è riuscito a svincolarsi dal guinzaglio
e fugge, fugge senza meta,
davanti agli occhi addolorati del suo padrone che
non sa come
raggiungerlo.
I tre ragazzi si uniscono nella ricerca e rincorrono
il
cane, sempre più spaventato.
Finalmente il cucciolo si è fermato al riparo
di una siepe
e si lascia avvicinare.
Rassicurato dalle carezze dei bambini,
viene riconsegnato al suo padrone, che se lo stringe
fra le braccia
e lo riporta a casa.
Intanto nelle case si saluta il nuovo anno stappando
le
bottiglie di spumante, lanciando coriandoli e stelle
filanti come a carnevale.
Un disco sprigiona allegre musiche, che invitano alla
danza
Intanto fuori scendono i primi fiocchi di neve
e svolazzano anche loro in allegria, mentre una campana
suona festosa
l'ora del passaggio di anno.
La notte ha visto bimbi allegri giocare con le
palle di neve
caduta abbondantemente, incuranti del sonno per
l'ora ormai tarda.
Salutano così il nuovo anno, con gioia contagiosa
anche agli adulti.
Sono ben coperti nei loro cappottini e sciarpe
di lana.
Non sentono il freddo né il sonno.
Le mamme li richiamano, ma non sono ascoltate!
Intanto un coniglietto bianco, forse anche lui spaventato
dai botti,
scappato chissà da quale casa,
arrivò stanco e intimidito in un cespuglio
dove trovò
riparo tra le foglie di un biancospino.
Aveva freddo, ma aveva paura ad uscire da quel riparo
per cercare la strada che aveva smarrito e che avrebbe
potuto
riportarlo nella sua casetta.
Lo videro i tre ragazzi, che finalmente si erano decisi
ad ascoltare
il richiamo delle mamme.
Si avvicinarono delicatamente al povero animaletto
e lo riscaldarono accogliendolo sotto i loro cappotti.
"Povero amico, come sei infreddolito e impaurito"
Esclamarono.
"Ora sei con noi, non temere.
Guarda, mamma, chi abbiamo trovato, chissà
di dove viene!"
La mamma disse che forse sapeva a chi appartenesse.
"Deve essere Cini, il coniglietto della bimba della
signora che abita nella casa accanto alla nostra.
Proviamo a portarglielo, chissà come staranno
a cercarlo."
Infatti la padroncina di Cini era ancora sveglia e
molto preoccupata per il suo amichetto.
Erano stati tutti affannati nella ricerca inutile
ed erano ormai quasi rassegnati a non ritrovarlo, più quando il
suono del campanello
li fece sobbalzare.
"Chi sarà mai a quest'ora?"
esclamò il babbo.
E si affrettò ad aprire.
Quanto stupore nel vedere i suoi vicini!
E ancora più grande fu la meraviglia e la gioia
nello scorgere
il loro amato Cini.
Lo tenevano come un cagnolino e lui corrispondeva
con affetto alle loro cure.
"Accomodatevi, brindiamo insieme al nuovo anno!"
Fu l'invito della mamma, mentre la bimba
si coccolava il suo Cini coprendolo di baci e carezze.
Fu questo l'inizio felice del nuovo anno,
fu quello un Capodanno indimenticabile nella gioia
condivisa,
prima con il padrone del cagnetto sperduto e poi con
quella
famiglia che, pur vicina di casa, non aveva mai avuto
l'occasione
di un incontro affettuosamente così sincero
come quello
di quella notte.