REGALI di NATALE - Le Avventure della Banda ATM
Ormai il Natale è prossimo.
Gli amici della banda hanno già preparato l'albero,
ma mancano i regali.
In casa di Andrea e Thomas c'è fermento.
Anche Miriam è presente ed Elena, ormai completamente
ristabilita,
si è unita alla banda.
Silenziosamente complottano.
Quali regali acquistare?
Dove recarsi per comperarli?
E gli euro?
"In quanto alla scelta dei
doni, dice Andrea, decideremo
sul luogo,
osservando i prezzi e le
nostre possibilità"
In quanto al denaro, ciascuno mette sul tavolo i propri
averi
e fanno le somme.
"Forse non bastano - sussurra
Miriam - Ma possiamo studiare come aggiungerne
altri".
Elena propone di fare una lotteria,
ma occorre
un permesso delle autorità.
Oppure una recita a scuola raccogliendo
libere offerte.
Meglio ancora stampare un giornalino
di classe
impostato sul Natale.
Questa proposta viene accolta all'unanimità.
In casa c'è Internet e,
sul computer,
si possono fare ricerche sull'argomento,
per esempio su: "Il Natale nel mondo"
Quindi ciascuno porta le proprie
esperienze sui Natali vissuti in famiglia.
Il tempo passa tra una proposta
e l'altra.
"Bisogna fare presto" suggerisce
Thomas, che finora era stato zitto.
Subito si mettono al lavoro e la
stesura del giornalino è pronta.
Mano al computer e le notizie si
accavallano.
Veloce scelta e "copia e incolla"
è presto fatto.
"Adesso si è fatto
tardi, continuiamo domani, così abbiamo tempo di scrivere ognuno
le proprie esperienze prima di ritrovarci"
E' sempre la saggia Miriam a proporre
e ognuno torna alla propria casa.
Il giorno seguente, per non suscitare
sospetti, si riuniscono a casa di Elena.
Ciascuno legge il proprio scritto
e viene inviato al pc.
Velocemente il giornalino è
pronto.
Con una stampante a colori, che
ormai non manca mai, preparano
una ventina di copie e, il giorno
seguente, il giornalino di quattro paginette
viene posto in vendita fra i compagni.
Tutti lo apprezzano e lo acquistano
al prezzo di tre euro come minimo
ma con offerta libera pur che sia
superiore!
Anche gli insegnanti lodano i ragazzi
e comprano anch'essi il giornalino
facendo una buona offerta.
La cifra necessaria per i regali
fu in breve raggiunta.
I ragazzi però non erano
ancora soddisfatti.
Ragazzi di cuore, erano pieni di
compassione per chi, povero,
non aveva neppure il necessario
ed Elena propose,
visto l'esito della vendita del
giornalino, di invitare i compagni
a promuovere una raccolta di abiti
usati da dare ai bisognosi.
Si raccomandò però
che gli abiti fossero puliti ed in buono stato.
Per questo parlarono anche con
le mamme che furono di grande aiuto.
I negozi
erano alquanto distanti dalla loro abitazione.
Occorreva
ricorrere ai mezzi pubblici: era la cosa più saggia!
Prendono
il tram, poi la metropolitana.
Alla
fermata scorgono una signora debole di vista che non riusciva a leggere
i cartelli posti un po' in alto.
Senza
esitare i ragazzi offrono il loro aiuto con gentilezza e delicatezza e
la signora si sente rincuorata e vuole ad ogni costo offrire loro qualcosa.
Domanda
loro dove fossero diretti e, al sentire che stavano recandosi per fare
gli acquisti natalizi, offre loro una mancia.
I ragazzi
insistono dicendo che non era il caso,
ma la
donna tanto disse e fece che mise un bel gruzzoletto nelle loro tasche.
Intanto
un ragazzotto poco distante cercava, con un pennarello di "griffare" proprio
i cartelli di segnalazione già così poco visibili.
Thomas,
seguito dagli altri, non rimase in silenzio
e rimbrottò
il giovincello facendogli notare che, scarabocchiando quei cartelli, li
rendeva inutilizzati.
Guai
se tutti facessero così!
Ed Aldo
aggiunse: "Se hai tanta voglia di farti
conoscere, perché non usi un bel foglio di carta e poi lo appiccichi
con il nastro adesivo?"
Il ragazzo
che, senz'altro era maleducato,
diede
loro una rispostaccia con una frase irripetibile.
In attesa
Finalmente
salgono sulla metropolitana
e proseguono
il loro viaggio.
Arrivati
alla loro fermata scelgono il negozio fra luci e colori.
Un
supermercato offre a buon prezzo articoli vari e molto simpatici.
Ormai il carrello è
pieno.
Il pomeriggio è
avanzato e gli amici tornano a casa tutti contenti.
Mettono sul tavolo
i vari doni, li confezionano a dovere.
Ce ne sono per tutti:
amici e rispettivi genitori e fratelli.
C'è anche il
pupazzetto per il fratellino di Elena!
Intanto le mamme avevano radunato
in casa di Miriam
gli abiti usati che i ragazzi,
con i loro compagni, avevano raccolto.
Ci voleva una buona selezione dato
che
alcuni non erano adatti per essere
offerti ai poveri.
Per gli altri ci voleva qualche
cucitura, una stiratura,
una ripulitura e poi trovare un
luogo adatto per la distribuzione.
La Parrocchia sembrò il
luogo migliore.
Una di loro si rivolse al Parroco
chiedendo il permesso di collocare
gli abiti e di invitare i bisognosi,
che certo non mancavano.
I maschietti si misero al computer
per preparare i volantini,
mentre le bimbe aiutavano a separare
gli indumenti secondo le misure.
Il giorno della distribuzione arrivò
e tutto era pronto.
Fra gli invitati furono inclusi anche i bambini del campo
nomadi vicino alla scuola,
tanto più che fra loro c'era anche un compagno
di classe di Aldo e Thomas.
La convivenza fra culture diverse è una crescita
comune nel rispetto
reciproco.
Ed ecco il giorno di Natale.
A mezzanotte, prima della Messa, tutti i nostri amici
sono riuniti accanto all'albero.
La distribuzione dei doni avviene in un'atmosfera di
gioia
e di fraternità.
Accanto
all'albero i ragazzi avevano allestito anche un presepio, per ricordare
che, come era stato proclamato da Gesù, tutti devono amarsi, senza
distinzione di razza e di condizione sociale.
I nostri amici avevano ben compreso il significato
di questo messaggio e cercavano di attuarlo nella loro vita.
E venne il momento della festa.
Anche il pranzo natalizio vide riuniti i ragazzi e le
loro famiglie.
Le mamme, aiutate da Miriam ed Elena, si diedero da fare
per cercare di accontentare tutti.
E fu così: al momento della torta poi, fu un'esplosione
di gioia.
E così anche il giorno di Natale con i regali,
gli incontri di amicizia e di apertura verso tutti: poveri,
nomadi ecc.
terminò e ciascuno tornò alla propria
casa pronto
a riprendere, con gioia rinnovata, la vita di ogni giorno.
Ancora una volta la "banda degli amici dell'ATM" ebbe
modo
di apprezzare l'utilità dei mezzi pubblici.
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Mariangela
(Tutti i diritti d'autore riservati a See e Mariangela Vinci)
Alcuni disegni sono stati tratti dal magnifico libro, edito da ATM Milano, "ATM, un tram spaziale" - Tutti i diritti d'autore riservati
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