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STORIELLA P A S S E G G I A T A    D ' A U T U N N O

Cammino per un sentiero
tra il verde delle conifere,
verde che si alterna
in mille sfumature,
sempre più armoniose,
dello stesso colore.


Tra i rami ormai spogli
di alberi a me sconosciuti,
appaiono pioppi dorati
e faggi rosseggianti.
Si avvinghia l'edera ad un tronco,
sicura nel suo verde,
protetta dal suo sostegno.
E intanto cammino su un tappeto
di morbide foglie gialle,
cadute da alberi
ancor pieni di vita.

Ai bordi l'erba umida e infreddolita,
senza quasi speranza
cerca un raggio di sole
che la riscaldi e faccia rivivere.
Ora il tappeto ha mutato ricamo:
aghi secchi di pino, si intrecciano
e lo ammorbidiscono.
E poco più in là ad essi si alternano
foglie ovali, allungate, a forma di cuore.

Funghi selvatici e castagne nel riccio
occhieggiano tra l'erba:
segni di una vita che sta per finire.
Sento nell'aria pace e silenzio,
profumo di muschio,
di terra bagnata.
Odo lievi rumori di passi,
un lontano abbaiare di cani,
il rombo di un motore nel grigio cielo,
dove, tra candide nubi, cerca farsi strada
un pallido sole.

Guardo i pendii della collina
degradanti verso la città,
che cerca di far sentire
i suoi rumori, attenuati.
Incontro sul mio cammino
coraggiosi fiorellini:
alcune margherite
alzano al cielo le loro corolle,
frementi, avide di vita,
tra altri fiori gialli o azzurri.

Tutto è un inno di lode
al Re del Creato.
É bello cantare nel cuore
inni di gioia e ringraziamento.
Oggi il mio spirito si eleva
nell'ascolto silenzioso
della voce di Dio.
 


Sono giunta alfine
al termine della salita.
Una sorpresa mi attende:
un piccolo pianoro,
stupendo belvedere sulla citta` affaticata.
Un recinto custodisce
una statua bianca e solenne
di Maria Immacolata.
Ancora una volta, Mamma, benedici
i tuoi figli peccatori -
proteggili, confortali,
difendili, conservali-
e, soprattutto... salvali!



 
 
 
 
 
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